domenica 1 settembre 2013

BENTORNATA, MA IO MI IMPICCO

Sono in treno. Questa mattina ho ricevuto una telefonata dai Carabinieri: "signora, se può venire qui perchè il marito di sua mamma si è impiccato questa notte".
I carabinieri mi hanno chiamata dal cellulare di mia mamma e sul posto non c'è uno stralcio di assistente sociale; manco il protocollo hanno seguito.
Sono stata per tre mesi in Palestina, dove la gente lotta per la vita; torno e questo si suicida per (molto probabilmente) difficoltà economiche. Chi lo fa non è un martire, è un vigliacco. Condanno chi lascia nella merda i propri cari.
Ho cercato queste parole per esprimere, in questo momento, ciò che penso per una notizia personale (ma sociale) che non passerà inosservata.

5 commenti:

  1. per quanto siano parole dure, sono d'accordo con te Samantha. Sei un esempio!

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  2. Unico commento che mi viene: sei una roccia!

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  3. La crisi voluta da questa vile e inadeguata classe politico governativa e' la vera colpa di tutti questi decessi in aumento quotidiano come poi l'odio di conseguenza nei loro confronti e tu lo capisci benissimo perche' hai imparato a ribellarti e lottare contro le oppressioni.
    CiaoGrande!

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  4. un caro abbraccio a te ed a tua madre in ogni caso... possiamo forse dire che i vigliacchi semplicemente non sono forti abbastanza... anche la depressione è una malattia e non è immaginabile per chi non l'ha mai vissuta su di sè... ... di nuovo un caro abbraccio a te e tua madre ciao Luca

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  5. Avendo avuto persone vicine a me che hanno passato un periodo terribile con la depressione, credo che questa rabbia sia il dolore cammuffato... La depressione, questo male che continua a scavare dentro, a volte non lascia scampo alla vita, si preferisce non continuare a far del male a chi ci sta vicino, ma si finisce per farne lo stesso, e tanto. Spero che tu e tua madre possiate venirne fuori insieme... Un abbraccio. Ali

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