-“Dì, ma ci pensi? Che se qualche piccolo imprenditore del
litorale, di quelli che si lamentano per le scelte della politica, di quelli
che non riescono più a lavorare… avesse capito che lo zoo lo riguardava, che
riguardava la sua economia… che in realtà lo zoo fa parte di un disegno più
grande e che cancellerà loro, forse oggi gli animali non sarebbero prigionieri?”
-“Si, ci penso, ci penso tutti i giorni”
- “Dì, ma ci pensi? Che se tutti sti attivisti che puntano
il dito contro fochi fatui, come Berlusconi, Bossi, Gelmini… se solo avessero
capito che erano fochi fatui per non fargli capire chi sono i veri colpevoli e
che sono gli stessi che imprigionano esseri innocenti, che non gli hanno fatto
nulla, li imprigionano per tutta la vita. Forse, avrebbero capito che chi è
pronto a imprigionare esseri innocenti figurati quante botte darà agli studenti
incazzati, ai disoccupati, ai senza tetto… “
- “si, ci penso, ci penso tutti i giorni”
- “Dì, ma ci pensi? Che nessun giornalista ti ha chiesto e
si è chiesto come mai un anno fa hai cambiato avvocato ?”
- “ Si, ci penso, ci penso tutti i giorni”
- “Dì, ma ci pensi? Che nessuno ha chiesto all’avvocato perché
non fu chiesta la sospensiva, ai lavori, in Tribunale che il TAR c’avrebbe
messo 3 anni per discutere il ricorso e loro nel frattempo avevano tutto il
tempo di costruirlo lo zoo e a cosa fatta, sarebbe stato impossibile farlo
chiudere?”
- “Si, ci penso, ci penso tutti i giorni.”
- “Dì, ma ci pensi ? Che anche tu hai capito troppo tardi
che questa battaglia dovevi iniziarla dalla fine e non segnalando ai colpevoli
chi erano i colpevoli?”
- “Si, ci penso, ci penso tutti i giorni.”
- “Dì, ma ci pensi che il serpente ha chiuso il cerchio e
questi ancora manifestano contro la vittima?”
- “Si, ci penso, ci penso tutti i giorni”
- “Dì, ma ci pensi? Che quegli animali lì nasceranno,
vivranno e moriranno lì dentro e tu non li hai salvati?”
- “Si, ci penso, ci penso tutte le notti. Da quella notte
quando qualcuno mi disse che li stavano portando dentro e sono andata lì, sull’adriatica
in lacrime. Poi ci sono tornata il giorno dopo per fotografarli con il
cellulare. In realtà la foto è nei miei occhi. Ci siamo guardati negli occhi,
con i daini. Mi guardavano negli occhi e sembrava che mi chiedessero il “perché”,
perché erano stati messi lì, perché io dopo averli guardati me ne andavo via e
loro no, e ci lasci qui?” “Ci penso ogni volta che piove, ogni volta che c’è il
vento, ogni volta che fanno i fuochi d’artificio, ogni mattina che vengono
esibiti agli stolti e privati della dignità. Nei loro occhi e nei miei,
entrambi pieni di lacrime, c’è solo un pensiero: Dio è morto, è stato
ammazzato.”
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