Come ho già scritto in
precedenza, racconto alcune cose che potrebbero essere utili scrivendole in
questo blog, affinchè non vadano perse. Questa storiella, che ho vissuto poco
tempo fa, a mio avviso va raccontata.
In questi anni di attivismo più
di una volta mi sono occupata di inquinamento ambientale tramite rifiuti e/o
biomasse. Un giorno, ricevo una telefonata (numero privato) da un tizio che
vuole incontrarmi per darmi notizie riservate. Fissiamo l’appuntamento (in zona
centralissima ed affollata) e mi presento con una socio. Agli appuntamenti al
buio non vado mai sola.
Ok, ci incontriamo, andiamo al
bar a fare 4 chiacchere. Il tizio inizia a parlarmi delle centrali di biomasse
della zona, sue concorrenti. Mi dice: “nelle altre centrali, è necessario
bruciare la plastica per far salire la temperatura, perché legno e altri scarti
di vegetazione contengono umidità e pertanto, acqua, e quindi la temperatura si
abbassa. .. Ma a voi chi vi paga? Chi c’è dietro al vostro attivismo?”.
Risposta mia: “nessuno, anzi, ci
autofinanziamo”.
Poi, mi dice: “sai, il triangolo
del trattamento legno, ovvero quelli che riciclano il legno che viene
sminuzzato e portato nelle biomasse, in realtà lo mischiano con altro materiale
come legno verniciato e plastica sminuzzata. Vedi, qui le aziende che fanno
questo lavorino qui sono la Dister di Faenza, la Recter di Imola, tramite
Astra/ Ctf etc. etc.. Ma a voi chi vi paga? Chi c’è dietro al vostro attivismo?”
Ri-risposta mia: “nessuno, te l’ho
già detto, ci autofinanziamo, non vedi come siamo messi?”
Poi, mi dice: “ vieni con me a
vedere come entrano ed escono i tir con la robaccia mischiata (legno + plastica
+ legno trattato) e come li portano nelle centrali. .. Ma a voi chi vi paga?
Chi c’è dietro al vostro attivismo?”
Ri- ri-risposta mia: “ancora? T’ho
detto che siamo noi che paghiamo, siamo dei volontari, funziona così” Ma, questa
volta mentre sto rispondendo lui ha già allungato verso di me l’agendina che aveva tenuto
fra le mani per tutto il tempo e me la apre davanti dicendo “ecco, allora se
non vi paga nessuno…….”
Cazzo! (penso) com’è fatto male
sto biglietto da 50 euro… è viola e ha uno zero in più….
E per forza che non capivo, io
guadagno si e no 400 euro al mese, la banconota da 500 euro non l’avevo mai
vista, quindi manco la riconosco.
E…. Cazzo! (penso) ci sarà anche
la telecamera?
Risposta mia: “Guarda, non hai
capito. Se ci interessiamo dello sporco che gira nei rifiuti è per la Terra che
ci ospita, per la salute della gente e degli animali; non per te che lavori di
meno delle altre centrali e vuoi che gli buttiamo merda sopra. Non li voglio i soldi, capito?”
Di seguito, non ci siamo più
visti, né ho potuto verificare quello che mi aveva detto (premesso che la
metodologia raccontata non era nulla di nuovo); ma, due riflessioni per chi
legge:
1) Se
era pronto a dare a me, che non sono nessuno e non autorizzo nulla, una
mazzetta da 500 euro, quanto avrà dato a chi conta veramente?
2) Io
non posso seguire tutte le lotte che mi vengono segnalate, è palese, ma, vuoi
che fra chi legge non ci sia qualcuno che invece può darci un’occhiata? … Non
alla banconota da 500 euro, mi auguro, ma alle centrali e agli stoccaggi.
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