E' da quei giorni che
voglio scrivere questo articolo; mi sono più volte trattenuta perchè
l'unico motivo per scriverlo era svuotarmi di ciò che volevo dire.
Motivazione strettamente personale, quindi e con brutte conseguenze.
La motivazione non era sufficiente per sopportare le conseguenze.
Ieri, però, ho visto
quel vergognoso servizio del New York Times sul 7 ottobre. Nel
servizio si parla di stupri da parte dei palestinesi sulle donne
israeliane che erano al rave in mezzo al deserto. Si parla di orrori
sui loro corpi, di mutilazioni, di traumi...
Ecco la motivazione per
scrivere ciò che segue: una balla, genera altre balle. Ecco perchè
è importante scrivere sempre la verità, anche se fa male a chi sta
con la Resistenza.
Premesso che la Palestina
è occupata da 80 anni e ha visto ogni orrore possibile ed
immaginabile, torniamo a quel 7 ottobre.
Abbiamo visto le immagini
e c'hanno raccontato che:
il 7 ottobre, un
gruppo si palestinesi ha varcato il muro/confine fra Gaza e ciò che
viene chiamato “israele”, preso il controllo di una base
militare israeliana (che poi è semplicemente un insediamento
israeliano), preso le armi, preso degli ostaggi, ucciso diversi
israeliani e iniziato ad avanzare verso la Cisgiordania (Palestina
occupata).
uomini della
Resistenza palestinese si sono calati dal cielo con parapendii e
paracaduti sul rave israeliano “Nova”, nel deserto e hanno
rapito coloni israeliani.
Questo è quello che
c'hanno raccontato e fatto vedere nei video/foto. Andiamo a
verificare prima il secondo punto, il rave. Quando ho visto il video,
il giorno stesso, dei combattenti che arrivavano con i parapendii ed
i paracaduti, ho avuto la sensazione che non fossero palestinesi.
Poche ore dopo, in rete, iniziano ad uscire i video delle israeliane
che vengono prese dal rave, caricate su delle motociclette e portate
via.... noto che in almeno due video, le ragazze si filmano da sole
con i loro cellulari e che stanno “ridendo”. E, ancora, vedo
persone che non mi sembrano palestinesi (anche dall'audio). Non
scrivo nulla, non dico nulla. Una settimana dopo, su un sito web che
uso per verificare la fonte di video e foto, trovo la sbugiardata: il
video dei paracadutisti è antecedente (è del 27 settembre) e si
tratta di soldati egiziani in una manifestazione celebrativa (tipo le
frecce tricolori). E' lo stesso video. Sempre in quei giorni (quindi
una settimana dopo) esce il riscontro di una di queste “donne
rapite” e che figura nei secondi video; viene identificata
all'estero e sta bene (questo da altra fonte, non dallo stesso sito
web).
Ora torniamo all'evasione
da Gaza e presa delle armi.
Per giorni ho aspettato
(e anche voi) che il gruppo della Resistenza palestinese arrivasse al
confine con la Cisgiordania o che arrivasse a qualche prigione
israeliana per liberare i prigionieri palestinesi. Dal confine di
Gaza a Jenin, in auto, ci si arriva in poche ore. A piedi magari ci
vuole qualche giorno.....ma non sono mai arrivati. Dopo due settimane
è circolata la notizia che sarebbero “tornati indietro” ??!!?
Allora: 1° dal confine
fra Gaza e israele non passa uno spillo che gli israeliani non lo
sappiano, 2° anche se riesce a passare una persona, viene fucilata
all'istante da una torretta israeliana 3° anche se in quella
torretta, quel giorno, ci fosse stata una spia, chi ha varcato il
confine verrebbe ucciso entro pochi metri. Non esiste, ripeto, non
esiste che passino una quarantina di palestinesi e che riescano a
scorrazzare in un insediamento israeliano, armati. Ed i fatti
confermano che non quadra perchè non ha alcun senso che una volta
entrati...spariscano o tornino a Gaza. Ma anche qui, torniamo alle
prove visive: i video. Sono girati video dove i palestinesi
uccidevano gli israeliani sulle strade, fermando le auto. Anche qui,
quando li ho visti, ho visto che chi sparava non erano palestinesi (e
oltretutto non avrebbe avuto alcun senso ucciderli, ma farli
prigionieri). Nel frattempo nelle “notizie ufficiali” sale in
numero delle vittime israeliane e nelle notizie “non ufficiali ed
in sordina” esce la prova che a sparare nei kibbutz ed uccidere gli
israeliani, sono stati gli stessi soldati israeliani.
Intanto è bene ricordare
che tutti e tutte gli israeliani sono SOLDATI, non esistono
israeliani “civili”; israele è basato sull'essere soldato. E',
pertanto, ovvio che ci siano dei morti anche fra gli israeliani...ma
mentre stavano combattendo però, come sempre.
Se tutto questo, tutto
quello che è accaduto il 7 ottobre, è stata una balla creata in tre
dimensioni per arrivare allo scopo finale e già deciso da tempo,
deve essere tenuta in piedi con ogni mezzo (soprattutto se i numeri
delle vittime parlano da sole). Ed ecco qui che ci tirano fuori la
storiella degli stupri sulle israeliane....
“Le donne israeliane
stuprate”.... Intanto da quello che ho scritto prima, è dubbio che
ci siano state delle donne fatte ostaggio a quel rave; perchè è
una balla, come ho spiegato sopra.
Per come conosco io la
Palestina, posso dire di aver assistito a botte sulle donne in
famiglia, a “commenti schifosi” verso le donne per strada, a
tentativi di palpeggiamento; ma non ho mai, mai sentito di una donna
stuprata in Palestina. Non è la mia, volontà nel difendere i
palestinesi su ogni cosa. E' oggettivo e vi spiego il perchè (anche
se darà fastidio) agli uomini palestinesi.
La repressione sessuale
in Palestina ha un livello altissimo, dalla seconda intifada in poi.
Le donne non possono ballare, non possono girare con le braccia
scoperte, non possono fumare in pubblico, non possono andare in
bicicletta, non possono nemmeno andare in giro mano nella mano con il
proprio marito, e non si può stare in una stanza da sola con un
uomo. E' stata l'Arabia Saudita a portare queste modalità. E mi
preme precisare che le donne palestinesi lo SCELGONO. Puoi vivere
così, o puoi scegliere di non vivere così; di non portare l'hijab,
di vivere a Ramallah, di fumare...etc.etc.. Sono le stesse donne che
quando vengono a vivere qui in Europa, scelgono di vivere con l'hijab
oppure no.
In Palestina la pelle è
sacra. Chi ti sfiora la pelle ha varcato il confine. Questa pesante
repressione non ricade solo sulle donne, ma anche sugli uomini. Un
uomo palestinese vive la repressione sessuale a tal punto, che se
succede che ti abbraccia o ti sfiora la pelle....può raggiungere
l'orgasmo. La sessualità fra due coniugi (perchè solo così se ne
può parlare) viene vissuta in segreto e solo fra due coniugi.
Se un uomo palestinese
tocca una donna in pubblico, arriva il “processo sociale”. Viene
escluso dalla comunità e se è in un villaggio viene buttato fuori
dal villaggio. Non è un fatto di “leggi” è convinzione sociale
e di fede.
Un amico mi raccontava
che una volta lo misero nella cella assieme ad un gruppo della Jihad
islamica. Fortunatamente lo trasferirono subito...ma quando era in
cella con loro, mi raccontava che quando in tv c'erano delle donne,
quelli della Jihad islamica coprivano la tv con un telo.
Ora portate quello che vi
ho detto nel contesto di quei giorni a Gaza, dove (se appunto sono
palestinesi di Hamas o Jihad islamica) i combattenti palestinesi si
sarebbero trovati davanti le soldatesse israeliane. Scusate eh...ma
le soldatesse israeliane, per quei combattenti, sono “nemici” di
guerra; e null'altro. Mi spiace dirlo papale papale, ma per un
combattente palestinese, una soldatessa israeliana non è una donna;
ma una macchina che uccide bambini senza scrupolo.
Tutte queste soldatesse
israeliane che ora stanno denunciando via i media, gli stupri e le
mutilazioni stanno eseguendo gli ordini di israele. Fa tutto parte
della novella che si sono inventati per...... essere autorizzati
socialmente a distruggere Gaza, compiere il Genocidio e
poi...riconoscere lo “Stato di Palestina” in quel francobollo di
terra che è Ramallah più Rawabi. Dove vi abiteranno Mahmuod Abbas e
il resto della cricca delle autorità.
Che molto probabilmente
non ci sono stati gli stupri, va denunciato in nome della verità e
soprattutto per non inficiare tutte quelle volte che uno stupro c'è
veramente. E va denunciato per tutte quelle bandiere cavalcate per
creare consensi ad hoc: i diritti delle donne, di omosessuali e
lesbiche, degli animali, dell'ambiente, dell'essere vegani. Tutte
bandiere che israele ha sponsorizzato mentre uccideva i palestinesi.
Mi spiace, per chi ha
sognato con i paracadutisti che liberavano la Palestina o con i
combattenti che varcavano il confine di Gaza. C'ho sognato anch'io e
continuo a sognarci. La Resistenza palestinese esiste e sta
combattendo ogni giorno, come sempre, da 80 anni, sulla terra
centimetro per centimetro, martire dopo martire.
La foto è del riscontro
video dei soldati con parapendio.