martedì 9 aprile 2024

PALESTINA E LE BANDIERE DI STA FREGNA

 





Certa che mi inimicherò un'altra fetta di gggente, lo scrivo ugualmente.


Avanzano due correnti in nome della Palestina che nulla hanno a che vedere con la liberazione e con la Libertà.

La prima corrente è nata fra gli israeliani e portata in Europa, ed è la sinistra sionista che incolpa di tutto Netanyahu. Neta non è che il soldatino di turno, oltretutto eletto con voto. Neta è stato preceduto da altri mostri eccellenti come Sharon, Perez, Ben Gurion, etc.etc.. Visto che l'occupazione israeliana della Palestina dura da circa 80 anni. Ma pare, almeno per questa corrente sinistroide, che il Genocidio sia iniziato ora, e che Netanyahu sia il colpevole. Balle, su balle, su balle. Eppure ci sono sedicenti attivisti italiani che portano questa bandiera. Vuoi per minimizzare il tutto, vuoi per dare speranza che scacciando il presidente si risolva tutto, vuoi per interessi personali. Il mostro sarebbe il presidente? Guardate, il primo israeliano che passa per strada è cento volte peggio di Netanyahu.

La seconda corrente è nata invece in Europa e portata anche in Palestina. E' quella che raccoglie firme per “riconoscere lo Stato di Palestina”. Ma porca miseria...ancora???

Ancora con sta solfa della Palestina che va riconosciuta? Davvero? E dove esattamente? Cioè, con quali confini, visto che israele l'ha occupata tutta?

Non ci sono abbastanza “Stati” su questo pianeta? Non è chiaro che il problema sono proprio “gli stati”? Dobbiamo farne un altro di Stato?


Fatemi capire, si salverebbe la Palestina cambiando il presidente israeliano, e facendo riconoscere la Palestina da coloro che la occupano?


Scacciare un potere per prendere il potere; ecco cosa sono queste correnti.


Sabato scorso, alla manifestazione di Milano, sono stata avvicinata da una signora che mi chiedeva di firmare per lo Stato di Palestina. Le ho risposto che io sono per la Palestina libera, non per gli Stati. E lì mi ha reagito con l'aggressività del piede pestato; mi spiace, ma le ho risposto a tono senza fermarmi davanti ai capelli bianchi. Tanto i capelli bianchi li avrà fatti con anni di politica nei movimenti “alternativi”. Poi me ne sono andata dopo aver visto bandiere nere che in passato mi hanno dato dell'antisemita e che sono lì con chi raccoglie le firme, e “attivisti” con la bottiglia di birra in mano (alla faccia del ramadan dei palestinesi).



Un consiglio a chi conosce poco la Palestina: fatevi usare solo in nome della sua liberazione dall'occupazione israeliana, e non da altre bandiere (bandiere di sta fregna).

Nessun commento:

Posta un commento