Ieri in Palestina c'è
stata la solita giornata di nazismo israeliano con violenze,
rapimenti, distruzioni di case, etc. etc.. Fra queste storie di ieri
ce n'è una dalla quale parto per scrivere quest'articolo. Ieri verso
le 14,00 i soldati israeliani hanno fatto irruzione in una casa
palestinese di Assira Al Qabilja, Nablus. Volevano un ragazzo che
oltretutto si deve sposare il 7 maggio.. Lui non c'era perchè era a
lavorare a Ramallah e così, per il gusto del cazzo o perchè sono
semplicemente ladri, si sono portati via il cellulare della madre,
quello del fratello e due computer portatili. Attenzione: il ragazzo
in questione è fuori da meccanismi politici, manifestazioni,
attivismo in genere.
Sgomenti i parenti,
tentano di raggiungerlo telefonicamente al lavoro per dirgli che cosa
è successo, ma sul posto di lavoro c'erano già i soldati
israeliani.
I soldati hanno preso
tutti i lavoratori presenti sul posto, 9 persone, ad Al Ram,
Ramallah. Sapete perchè? Perchè quella era un'azienda palestinese
di carne e pesce che vendeva anche ai clienti israeliani.
????????????? Eh già,
sono GLI ACCORDI DI OSLO: gli israeliani (che hanno preso la terra,
l'acqua, il gas, gli ulivi palestinesi) possono vendere i loro
prodotti ai palestinesi e a tutto il mondo; i palestinesi, invece,
non possono vendere i loro prodotti agli israeliani e al resto del
mondo. Così vengono rapiti i lavoratori che lo fanno e presi tutti i
prodotti (infatti oltre ai 9 palestinesi, ieri i soldati si sono
portati via tutta la carne e tutto il pesce).
Ora, facciamo un
ragionamento economico usando il livello della carne e del pesce: il
rapporto numerico coloni israeliani – palestinesi è di 1 colono
per 6 palestinesi, quell'1 ha preso tutte le materie con la forza e
le vende ai 6, quei 6 non hanno più nulla per produrre e devono per
forza vendere e comprare i prodotti di quel colono israeliano,
quell'1 fa arrestare chi fra quei 6 cerca di vendere a lui qualcosa.
Quando ero a Nablus,
facevano le giornate per negozi del suk per sensibilizzarli a non
vendere i prodotti israeliani, alcuni palestinesi si incazzavano....
Aldilà di questo
ribadisco che non comperare i prodotti israeliani per noi in
Occidente è la base di partenza, se non facciamo nemmeno questo
possiamo andare a tagliare l'erba del prato con le forbici e
smetterla di parlare di diritti umani.
Però.. parto da questa
prima parte per arrivare a far chiarezza sul mio pensiero di merdone
che mi pesa quando sento dire “l'unico che ha successo per i
risultati ottenuti è il boicottaggio”.....
Intanto partendo da ciò
che vi ho detto prima è MATEMATICO che non vi è alcun successo se
non mediatico come specchietto per le allodole e, ovviamente, in
accordo con gli israeliani (il Trattato di Oslo è stato firmato da
entrambi). Ma, soprattutto........
Il 29 marzo è uscito un
articolo del saxofonista Gilad Atzmon, uno che ha bruciato il suo
passaporto israeliano. Un Grande. Atzmon fa notare un paio di cose..
una delle quali sapevo, me ne ero accorta, ma come al solito mi sono
tenuta....aspettando che qualcuno facesse scoppiare un casino, ma
nulla.
Uno dei punti
fondamentali del BDS era il riconoscimento dei territori arabi e il
riconoscerli come occupati e chiederne la restituzione (anno 2005),
ma, nel 2011 il punto viene cambiato con “riconoscere i territori
occupati nei confini del 1967”... legittimando di fatto, israele.
Scusate eh, ma come cazzo
si fa cambiare una bandiera così? E' più che fondamentale.. è
l'identità!
Vi lascio, poi, al resto
che fa notare Atzmon nel suo articolo... riguardo a Omar Barghouti,
libero di muoversi, di entrare ed uscire dalla Palestina e girare il
mondo, a differenza dei palestinesi che non possono nemmeno andare in
Giordania per farsi curare negli ospedali.
http://www.gilad.co.uk/writings/2016/3/29/omar-accomplished-his-job-omar-is-free-to-go
Vi lascio al suo
articolo, è una fonte autorevole, io non son nessuno; sto solo
pensando al mio amico che doveva sposarsi il 7 maggio e che ora è in
mano agli israeliani.... per una bistecca venduta.
Evito di commentare perchè dovrei mandare a ca...re tutti quelli, anche conpagnucci, che filosofeggiano su" chi ha ragione e chi ha torto".....
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