Sto seguendo la storia
del giornalista Mohammed Al Qeeb da tempo e ho notato alcuni
particolari che, soprattutto in questi ultimi giorni, mi hanno fatto
nascere delle riflessioni. Mi piace riflettere a voce alta perchè
spero sempre che qualcuno mi illumini dove vedo il buio.
Non scrivo, quindi,
quest'articolo per puntare il dito; non mi interessa, ma scrivo
proprio per riflettere assieme a voi.
Khader Adnan e Mohammed
Allam hanno preceduto Al Qeeb con lo stesso metodo per riavere la
libertà dalla detenzione amministrativa dal nazista israele: lo
sciopero della fame. Quando arrivarono attorno al 60° giorno (forse
anche qualche giorno prima) iniziarono i problemi di salute con
alcuni dei danni irreversibili. Fu in quel momento che i Palestinesi
scesero nelle strada per supportarli.
Domanda/riflessione:
perchè per Mohammed al Qeeb hanno aspettato fino ad arrivare all'
80° giorno per scendere nelle strade e supportarlo? Perchè non
l'hanno fatto prima?
Khader Adnan e Mohammed
Allam sono della Jihad islamica, Mohammed Al Qeeb è di Hamas. Fin
dall'inizio i media hanno sempre divulgato il nome della Jihad per i
primi due, invece per Al Qeeb, stranamente pochissimi sanno che è di
Hamas proprio perchè i media non l'hanno divulgato... Perchè?
Se il silenzio di Mahmuod
Abbas non stupisce nessuno (credo che sottoo alla giacca oramai abbia
la divisa dei soldati israeliani); a me, invece, ha stupito molto il
silenzio di Hamas per Mohammed Al Qeeb. Non me lo spiego e non so le
motivazioni, ma è un dato di fatto che c'è stato. Eppure è un uomo
di Hamas. Anche qui mi chiedo il perchè...
Ma soprattutto: perchè
israele ha acconsentito alla libertà di Adnan e Allam e non a quella
di Al Qeeb, che non gli lascia nemmeno vedere la famiglia prima di
morire?
Domande alle quali non
trovo risposte, ma che mi accentuano altri particolari di questa
vicenda:
- nelle tende e nelle manifestazioni per Al Qeeb c'è presente la polizia palestinese che minaccia i palestinesi di arresto (e vengono, poi infatti, arrestati).
- Ho parlato con dei medici e tutti non si spiegano come sia possibile che Al Qeeb sia ancora in vita dopo 88 giorni di sciopero della fame.
- Da giorni i media israeliani hanno divulgato la morte di Mohammed Al Qeeb.
- Per Khader Adnan e Mohammed Allam ci furono scontri violenti, ma non per Al Qeeb, anzi... chi fa le volate con i coltelli continua a farlo in modo solitario.
Conclusione: ci sono un
sacco di “perchè” in questa storia e quello che è certo è la
sofferenza di Mohammed Al Qeeb e della sua famiglia. Io credo (e
spero di sbagliarmi) che Mohammed Al Qeeb sia morto da giorni. Ho,
purtroppo, questa sensazione; e la cosa che mi lacera di più è che
non cambia nulla. Se, Mohammed Al Qeeb muore o è già morto, sarà
solo un altro palestinese ucciso da israele e qui a Bologna i bar
sono già pieni di gente per l'ora dell'aperitivo. Ma l'aperitivo a
Bologna è la meno (tanto la maggior parte della gente non sa nemmeno
dell'esistenza della Palestina); è la Palestina che si risveglierà
ancora sotto occupazione, ma pur sempre andando avanti e Mohammed Al
Qeeb non ci sarà più.
Ho paura che anche il
gesto estremo usando solo il proprio corpo e la propria mente
(l'unica cosa della quale siamo padroni) sia “controllato” da
altri e faccia buono o cattivo gioco ad altri, ma che arrivati alla
fine del gioco (morte) non abbia spostato una virgola a chi ci
credeva, a chi è morto.
Nessun commento:
Posta un commento