"ti ricordiamo che non sei in stato d'arresto" queste sono le parole che mi hanno ripetuto i soldati israeliani da quando mi hanno presa al momento del rilascio. Davanti all'insistenza del Console italiano in Tel Aviv di chiarire, pertanto, la mia posizione di prigioniera (poichè se non sono arrestata sono ovviamente rapita), i soldati (barcollando) hanno risposto: "detenzione amministrativa, nessun reato".
Riprendo così, con questa frase nocciolo, la mia presenza on line. Non posso dire di essere "tornata" perchè psicologicamente non lo sono. Non parlo, al momento, con la stampa e uscirà fra poco un comunicato video redatto dall'unica giornalista presente a Fiumicino al mio arrivo: Simonetta Zandiri con i particolari di quello che è successo. Curerà lei la redazione stampa per diversi motivi.
Ora.... ho cancellato dalla mia pagina pubblica tutti i commenti sionisti/fascisti/razzisti, dire "grazie" a tutti voi che mi avete supportato e mandato questa quantità incredibile di solidarietà, sarebbe troppo poco. Quindi ricambierò la vostra solidarietà con la mia, continuando a lavorare per la difesa dei diritti umani. Sono dispiaciuta, ma al momento devo risolvere conseguenze psicologiche per ciò che mi hanno fatto ed è successo, quindi non risponderò a tutti.
A presto con il mio primo articolo dopo il RAPIMENTO: "chi c'è nella cella n. 110".
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