venerdì 30 marzo 2018

14 PALESTINESI UCCISI DAI CECCHINI ISRAELIANI A GAZA, OGGI

14 palestinesi uccisi a Gaza durante una marcia pacifica con donne, vecchi, bambini. I cecchini israeliani hanno sparato sulla folla. 1416 feriti. Di seguito i nomi di 12 dei palestinesi uccisi (al momento non riesco a trovare i nomi degli altri due) ed alcune immagini.... sparano sulla folla, sparano in bocca ai bambini....
Naji Abdullah Abu Hijir (25 anni)
Jihad Zuhair Abu Jamous
Ahmed Abu Odeh
Abdul Qadir al-Hawajri, 42 anni,
Abdel-Fattah Bahjat Abdel-Nabi (18 anni)
Ibrahim Abu Sha'er, (22 anni)
Muhammad Kamal al-Najjar (25 anni)
Omar ouhid AbuSmour (27 anni)
Mahmoud Muammar (38 anni)
Mohammed Abu Omar (22 anni)
Ahmed Aboouda (19 anni)
Jihad Freeneh (33 anni)





venerdì 23 marzo 2018

NON E' PIU' L'APPENNINO DI UNA VOLTA....




Come sapete mi sono trasferita sull'Appennino bolognese ad ottobre. Volevo godermi l'autunno e superare l'inverno, che mi aspettavo rigido, ma non certo così. La prima nevicata eccezionale è arrivata a novembre, quando gli alberi erano ancora pieni di foglie e con il peso della neve si son spezzati i rami. Conseguenza: i rami sono caduti sui pali della corrente elettrica (nella maggior parte dei casi) e siamo rimasti senza corrente per giorni. A Castel dell'Alpe anche senza acqua per una settimana.
Arriviamo a questi ultimi due mesi: un metro e passa di neve, temperatura a -17 gradi, stalattiti di ghiaccio dai tetti. Neve anche l'altro ieri (21 marzo) e........le frane.
Parlando con il mio amico Marco Pagani, mi dice che la gente di qui è abituata e sa cosa fare....
Marco....dopo settimane a parlare con la gente di qui mi sono resa conto che non è così. Ed ora spiego il perchè.
Tutti mi dicono che erano decenni che sull'Appennino non c'erano nevicate e temperature così rigide, ma che 20 anni fa era normale. Quindi, parrebbe vero che la gente nata qui sia abituata...
Invece no, perchè la neve è sempre la stessa, il freddo è sempre quello, ma qualcosa in questi anni è cambiato. Sono, infatti, cambiate le CONSEGUENZE.
Da circa 15 giorni si sono formate 20 frane, alcune davvero gravi. Se da Bologna venite verso Monghidoro e buttate un'occhiata sui verdi pratoni che costeggiano la strada, vedrete interi appezzamenti di terra che si è staccata e sta per venire giù.
Quindi...la nevicata non è una nevicata eccezionale, visto che 15/20 anni fa era nella norma. Ma è cambiato qualcosa in questi anni, visto che la montagna ha ora queste conseguenze?
Beh, parecchie cose e tutte per mano dei Diodenaro:
  • hanno bucato la montagna per far passare la TAV Bologna-Firenze
  • in un altro tunnel lavori in corso per portare la fibra ottica
  • disboscamento
  • chiusura delle fontane e diminuzione dei corsi d'acqua naturali
Allora...attenzione....qui non c'è stazione dei treni (abbiamo 4 autobus in croce per muoverci con i mezzi pubblici), ma c'è l'alta velocità che ci sfreccia per portare la gente da Bologna a Firenze e viceversa.
Qui non c'è la fibra ottica, anzi, non c'è manco l'adsl; e devi essere fortunato con vari tentativi per beccare la compagnia che ha copertura con le chiavette (io le ho fatte tutte e tre ed alla fine l'ho trovata).
Quindi.....hanno CRIVELLATO (non trivellato..), crivellato la montagna per portare servizi alla gente che vive in città e noi che viviamo qui ci becchiamo le conseguenze (la linea bologna-firenze è un disastro annunciato....oltretutto).
Aggiungiamoci poi il disboscamento e la conseguenza che una terra già di natura argillosa, non ha più le radici degli alberi che la tengono assieme. Aggiungiamoci anche che 20 anni fa, i fiumi scorrevano pieni d'acqua e di pesci ed ora è rimasto poco o niente perchè l'acqua non è più pubblica (quasi tutte le fontane sono state chiuse).
Insomma...mettiamo insieme tutta sta roba e forse si ha un quadro del perchè la montagna ci sta franando sotto al culo e sulla testa.
Non posso, poi, fare a meno di scrivere che in questi giorni eravamo molto preoccupati per il cedimento di metà carreggiata sulla via Idice e ogni volta che passavamo con il bus...c'era qualcuno che diceva “ora cede del tutto e finiamo giù”. Così, una sera...passiamo con il bus e vediamo i vigili del fuoco... “cazzo, stanno per chiudere la strada”. E noi come andiamo a Bologna al lavoro?
Arrivo a casa e chiamo l'azienda di trasporto pubblico per sapere se l'indomani alle 6,00 ho il bus....mi dicono che non hanno segnalazioni in merito e di chiamare la protezione civile. Ho guardato varie volte online, ma non ho trovato alcun numero d'emergenza della protezione civile. Chiamo i vigili del fuoco (erano sul posto), ma mi dicono che sul posto non c'erano i vigili del fuoco e che per avere info sulla chiusura della strada devo sentire i carabinieri (a quell'ora tarda la municipale non c'era). Chiamo i carabinieri e loro mi dicono di chiamare i vigili del fuoco....Lascio perdere che è un muro di gomma.

Poi...arriva la frana a Monterenzio.. Arriviamo con il bus e la frana c'è appena scesa davanti. Fortunati, per pochi secondi ed eravamo là sotto. Due autobus fermi, auto ferme ed alcune che tentano di passare in mezzo al fango e (ferma anch'essa) una ruspa che poteva liberare la strada in pochi minuti. Ma, il tecnico sta lì a guardare...boh. E in quei minuti che passano, noi passeggeri che attendiamo sul bus che qualcuno ci dica qualcosa su cosa fare, ma nulla. Dopo 20 minuti siamo scesi tutti, a piedi abbiamo attraversato la frana e camminato sulla strada provinciale (due autobus pieni di gente) e raggiunto Monterenzio dove partiva una NAVETTA per la scuola che abbiamo preso d'assalto (oltre agli studenti) per viaggiare stipati contro a porte e vetri fino a Bologna. Intanto...il trasporto pubblico non poteva dire alla navetta di raggiungerci?

Concludendo...ho capito che non sono previsti piani d'emergenza, che viene dichiarato lo stato d'emergenza, che si aspettano soldi per le strade franate (soldi che questi comuni dovrebbero già avere come compensazioni per tutti sti buchi nella montagna di tav, fibra ottica e cazzi vari), che ci sono in questo momento famiglie isolate da giorni, che se c'è il bus domani mattina lo saprò domani mattina quando arriva, che non è assolutamente finita con le frane, che la gente non ha ancora capito perchè c'è tutta sta situazione e forse non lo capirà e che, Marco Pagani, la gente di qui continua a dirmi “mai vista una roba così qui”.
Forse qualcuno dovrebbe informare i vigili del fuoco che ci sono dei tizi che vanno in giro vestiti come loro e con i loro mezzi di trasporto lavorano sulle frane in via Idice (visto che al telefono mi hanno detto che loro non c'erano...). E qualcun altro dovrebbe iniziare a fare un lavoro sul territorio (che io faccio già per etica) che si traduce in RISPETTO PER LA TERRA CHE NON E' TUA (cazzo), LA TERRA CI OSPITA.


p.s.2: inizio a sperare che si formino “frane mirate”.....eh che cazzo!









lunedì 19 marzo 2018

I COLONI ISRAELIANI....

Buonasera Palestina e resto del mondo occupato dal mostro sionista israeliano. Li conosco...i coloni israeliani...cosa sono..che mostri sono.
Metto anche il video, perchè dalle sole foto, uno può pensare ad un incidente....
E' successo oggi ad Al Kahlil: un colono israeliano ha scagliato il suo cane contro un pastore palestinese e le sue pecore.
Mi ricordo di quella volta che stavamo facendo il pic-nic nella valle di Wadiqana e sono arrivati 3 coloni, con il loro cane, e con le pistole e giravano in mezzo a noi....
E mi ricordo di quella volta che siamo andati ad aiutare i contadini a raccogliere le mandorle e sono arrivati i coloni e hanno iniziato a spararci, ad altezza uomo; e potevamo solo scappare... Perchè non si fermano, nessuno li ferma.



domenica 18 marzo 2018

PERCHE' DEFINIRSI ANTISTRONZI


Vi ricordate la lavagna della scuola? Quando si tirava una riga in mezzo e si scrivevano i cattivi e i buoni? Oggi l'ho rifatta con office.... la lista dei cattivi poteva continuare, ma ho scritto gli essenziali. Quella dei buoni, invece, sono ore che ci penso....


venerdì 9 marzo 2018

FERMARE I MOSTRI CON LA BELLEZZA




Due settimane fa avevo pubblicato la notizia che vicino a casa mia era stato ucciso un lupo, con uno sparo dritto al cuore.
Da mesi mi sono trasferita sull'Appennino bolognese, per una vita in totale armonia con la natura; e ho scritto della mia storia con un lupo, precedente a quest'avvenimento orribile.
Come scrissi allora, non posso dire che il lupo ucciso sia proprio il lupo che incontravo io; ma non è questo il punto.
Il punto è sentirsi arrabbiati ed impotenti davanti ai mostri.
La mia prima reazione (oltre al pianto) è stata “trovo chi è stato e lo uccido strappandogli le palle a morsi”.
La seconda reazione è stata “lancio un boicottaggio verso quel comune che ha un'area di interessa turistico, per la politica che fa sul territorio”.
Poi, la mattina seguente mi sono svegliata con un'idea costruttiva e non distruttiva....
Ho mandato subito una mail “ufficiale” a chi di dovere in quella zona per chiedere un appuntamento, che avrò domani mattina.
Scrivo ora pubblicamente la proposta che porterò ed il motivo del renderla pubblica ora, lo scriverò a fondo articolo.
Vorrei che venisse costruito un mausoleo/monumento/luogo dedicato ai i lupi, lì dove è stato ucciso quel lupo con uno sparo al cuore. Un luogo di spiritualità, di bellezza, dove tutti possano andarci e meditare/riflettere/conoscere i lupi. Un'attrazione che solo può giovare alla zona, e che sia di così impatto d'informazione per i lupi affichè non accada più.
Ma, altrettanto, che sia di tale successo e bellezza che chi ha commesso quest'atto orribile non abbia più il coraggio nemmeno di camminare per il paese, anzi forse che arrivi anche a spararsi un colpo.

Non credo che il tutto debba essere realizzato con soldi pubblici, perchè sappiamo tutti che soldi nei comuni non ce ne sono, e se ce ne sono dovrebbero prima essere indirizzati per altri bisogni comunitari.
Sappiamo tutti, altresì, che è più facile raccogliere soldi per gli animali, piuttosto che per i bambini in Siria (mi spiace scriverlo, ma questa è la realtà). E credo, che se i soldi vengono dalla gente, sarà maggiormente coinvolto il territorio ed apprezzato.
Scrivo tutto questo pubblicamente, perchè si sa'.... come vanno le cose quando porti un'idea ad un'amministrazione comunale... Può accadere che l'idea venga accettata e che tu vieni tagliato fuori e che poi venga realizzata una schifezza che è molto lontana dall'intento. Oppure può accadere che il tutto passi in silenzio con un “no” e che poi non si capisca in seguito l'esigenza di ritornare alle prime due reazioni che ho avuto.
Ecco, per tutti questi motivi, io domani porto la proposta e vorrei esserne la curatrice. Mi renderò disponibile per tutte le varie assemblee sul territorio, per coordinare le varie parti, per il crowfounding, per l'estetica, etc. etc.
Credo che sia necessario un intervento più decisivo sul territorio, oltre ad articoli sui blog, magliette e cappellini sui lupi.
Domani, al termine dell'incontro, aggiornerò pubblicamente su com'è andato.

Ogni volta che viene ucciso un essere vivente, muore un po' d'umanità. Fa male..., a me fa molto male. Non riesco a parare tutti i colpi....
Spero che domani io possa tornare qui a scrivere un buon esito.

In bocca al lupo?
Lunga vita al lupo e crepi il cacciatore, sempre.

venerdì 2 marzo 2018

QUANDO LE MANI SONO TROPPO PICCOLE PER LE MANETTE...




Il Comitato per i prigionieri politici palestinesi a Ramallah riferisce i dati che seguono....
Attualmente i bambini palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane sono 350. Divisi fra la prigione di Megiddo e quella di Ofer.
Durante il mese di febbraio, israele ha rapito 67 bambini. Tre di questi sono in detenzione amministrativa: Ahmad Salah del campo di Jalazoun, detenuto amministrativo da sei mesi, Hossam Abu Khalifa da Betlemme, detenuto amministrativo da quattro mesi, Laith Abu Kharma di Ramallah, detenuto amministrativo da quattro mesi.
Molti di loro sono stati picchiati al momento del rapimento e durante la prigionia.
Il 22 febbraio, Mohammed Samy Ziad di 13 anni, del campo profughi di Qalandya, viene preso dai soldati israeliani. Ha perso le manette per strada, perchè le sue mani sono ovviamente troppo piccole per le manette. Credo che in seguito abbiano risolto il problema con il solito laccio di plastica. A volte quel laccio lo stringono appositamente stretto, come tortura.

Quando venni presa e portata nel centro di detenzione di Ben Gurion, dichiarai subito lo sciopero della fame, non per me, ma per chiedere la liberazione dei 350 bambini palestinesi presi da israele.
Sono passati anni da allora ed il numero è ancora 350. Questo non significa che non sono aumentati; il numero oscilla sempre per vari motivi ed uno di questi motivi è che diventano adulti in prigione e, pertanto, escono dal numero dei bambini.

giovedì 1 marzo 2018

ALTRO VIDEO CENSURATO


E' la terza volta che accade su uno dei miei video, ma questa è davvero grottesca.
Youtube mi informa che il video "cariche della polizia su gruppo di ragazzi alla Bolognina" non è adatto alla visione ai minori....
Vale a dire: i minori possono essere caricati e pestati, ma non possono vederlo. Ridicolo veramente.
Questo accade perchè youtube riceve segnalazioni sul video in questione; allora, siate almeno sinceri: "il video in questione non è adatto alla visione perchè, tu Samantha, hai filmato le facce dei poliziotti e dei carabinieri che caricano i ragazzi".
Suona più onesto così.
il video era questo: https://www.youtube.com/watch?v=NwY_dFJZlwE