Continuano gli scontri in
tutta la Palestina, dove la popolazione locale (i Palestinesi) sta
reagendo al nazista esercito israeliano; quest'ultimo insidiatosi lì
circa 70 anni fa.
Dovrebbero iniziare così
i report dei media, invece pubblicano solo balle e omettono tutte le
vittime, i Palestinesi.
Dal 1° ottobre a questo
momento in cui scrivo, siamo a 25 palestinesi uccisi (molti sono
bambini). Gli israeliani sparano proiettili veri, diretti, a tutti.
Come al solito da, appunto, 70 anni.
I Palestinesi hanno
pietre, qualche molotov e i coltelli contro all'esercito più
equipaggiato al mondo.
Davide contro Golia.
Gli scontri proseguono ad
Al Kahlil, Gerusalemme, Ramallah, nel '48, a Gaza e a Nablus (da dove
la miccia è stata accesa). In questi ultimi giorni gli shebab si
Nablus sono tornati al checkpoint di Howwara con gli studenti, le
donne, tutti.
Ieri ci sono stati 15
feriti, molti da proiettili veri. Fra questi feriti anche Wael, uno
dei redattori della radio dal centro Tanweer. Gli hanno sparato un
proiettile vero al piede. Ma Wael è una roccia e dice che continuerà
a lottare. Ferita da proiettile vero anche un'attivista per i diritti
umani francese. Gli israeliani le hanno sparato un proiettile in una
gamba, rompendole l'osso.
Anche oggi molti feriti
da proiettili, 30 palestinesi.
Mai come in questo
momento la Palestina ha bisogno del nostro supporto. Non possiamo
fare molto da qui, ma facciamo tutto quello che possiamo fare.
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