Quello che avrei voluto
scrivere nella seconda parte, finisce nella terza, perchè c'è già
un dato importante e ben visibile a tutti del quale poter parlare con
certezza.
Ovvero...
Non è passata neanche
una settimana dal lockout ed è diventato quasi impossibile esprimere
un parere politico sulla situazione. Sui social (spazio d'incontro in
questo momento), si scatenano: liti, offese, minacce, aggressività,
cattiveria invadendo lo spazio altrui.
Quando non si hanno
argomentazioni, ne escono frasi come “non sei un medico pertanto
non puoi parlarne”. Ora per parlare di Dio, ne devono parlare solo
i preti? E per parlare di sesso? Solo le pornostar? Inoltre, suona
molto come “non puoi parlare perchè non sei di qui”
(quest'ultima, quante volte l'abbiam sentita).
Vengono infamati chi è
dovuto rientrare al sud (persone che molto probabilmente hanno perso
il lavoro, la casa e/o hanno finito i soldi).
E' emerso tutto l'egoismo
che contraddistingue il genere umano. Si è incazzati perchè è
toccato a noi. E questo è un dato certo perchè si muore tutti i
giorni per Ebola, ma non frega un cazzo agli italiani. Si muore tutti
i giorni per la malaria, ma non frega un cazzo agli italiani. Si
muore tutti i giorni in Palestina perchè ti sparano, ma non frega un
cazzo agli italiani. Si muore, addirittura, nelle prigioni italiane,
proprio in questo momento; ma non frega un cazzo neanche di questo.
Si muore, da anni, per inquinamento ambientale (prodotto e creato),
ma non frega un cazzo.
Si punta il dito contro
tutti, tranne verso i veri mostri. Facile (nelle casette dorate, con
la connessione internet e con gli stipendi che arrivano ancora) fare
la guerra ai più poveri.
Ed ecco l'altro dato
emerso, l'ipocrisia.
Parrebbe che oggi ci si
preoccupi dei vecchi che stanno morendo attaccati al respiratore. Ma
davvero? Gli stessi vecchi che fino a una settimana fa passavano la
loro vita da soli o nelle case di riposo. Gli stessi vecchi che
quando si ammalano diventano un peso per la famiglia che deve
prendersene cura e se poi diventano ingestibili e cattivi (perchè
quando ci si ammala si diventa cattivi), ecco... molti desiderano che
muoiano.
Mi sono chiesta in questi
giorni... se sono in strada e mi sento male (un infarto o anche solo
uno svenimento), secondo me...nessuno si avvicina per prestarmi
aiuto. Penserebbero alla paura (contagio e sanzione); penserebbero,
appunto, prima a se stessi.
Un altro comportamento
ipocrita: fino ad un mese fa, come si parlava dei medici, degli
infermieri, degli ospedali in generale? Oggi si sono trasformati in
eroi?
Dedicato, sempre, a chi
sta perdendo la vita, il lavoro, la casa. Insomma, le vittime.
(continuerà con la terza
parte)
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