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martedì 17 ottobre 2017

ACCORDO HAMAS-FATAH-LEVIATHAN

Buonasera Palestina e resto del mondo occupato dal mostro sionista israeliano. Sono in Italia (con rientro di largo anticipo, ma amen). Inizio a pubblicare il primo di una serie di articoli che preferisco pubblicare da qui....



Interessante la nuova “pace” fra Hamas e Fatah per avere un unico governo in Palestina; ed accolta con entusiasmo da tutte le fonti ufficiali (non posso dire semplicemente da “tutti” perchè per i palestinesi forse non è così).
Sono certa che il più entusiasta per l'accordo è la British Oil.
La British Oil possiede il 60% del pozzo di gas Leviathan. I giacimenti di gas sono due: uno davanti a Gaza (quello più grande); e l'altro sul confine, o almeno sulla carta, fra Gaza e i territori occupati del '48. Certo, israele, se ne infischierà come al solito e cercherà di prendere tutti e due i giacimenti; ma i punti che mi interessano di più in questo momento sono altri.
La British Oil aveva richiesto come punto fondamentale per iniziare le estrazioni, un unico governo palestinese. Ecco perchè credo che la British Oil sia entusiasta della “pace” fra Hamas e Fatah.
British Oil ha il 60%, il fondo per la Palestina ha il 10%...Chi ha il 30%? Il Libano.
Hanno stimato che con quel 10% di gas, ci sarà energia per Gaza e per la West Bank per molti anni ed avanzerà per l'esportazione. In questo modo la Palestina guadagnerà due volte perchè finalmente avrà una fonte d'energia e risparmierà soldi non comprandola da israele.
Il gas del quali vi sto parlando, finirà in Puglia.
Ma, notizie a parte, quello che non mi tornava in questi giorni..è che sono in Libano ed è CERTO che presto inizierà la guerra contro israele. Questo va decisamente contro l'ondata di normalizzazione che la politica palestinese sta portando avanti. Insomma, come mai in un clima di “pacificazione”, il Libano è pronto ad entrare in guerra contro israele?
Che una nuova guerra civile e un'altra guerra contro israele stiano per iniziare, ripeto, qui è certo. Con una guerra interna ed una contro israele (che ovviamente riceverà il solito appoggio usa/europa), si creerà una prolunga di ciò che c'è già in Siria. Ma, in fondo, Hezbollah sta partendo proprio da lì, dove ha già pronti i nuovi arsenali bellici e 10 mila uomini.
Quello che ancora non riesco a prevedere è se Hezbollah verrà lasciato dalla Palestina con questo nuovo asse Hamas-Fatah (e godrà del solo appoggio di Iran/Siria/Nord Corea); oppure se questa “pace” fra Hamas e Fatah è solo uno specchietto per le allodole.
Un piccolo particolare sulla possibile guerra civile: negli anni passati il Libano ha accolto i profughi siriani che assieme ai profughi palestinesi già qui, sono andati a far triplicare il numero dei musulmani in Libano. I cristiani in Libano odiano i siriani ed i palestinesi, ma sarebbe meglio dire che li temono soprattutto numericamente. E c'è qualcun altro qui che teme..
Qualche mese fa la polizia libanese ha arrestato 4 uomini con l'accusa di essere pronti a farsi saltare in aria (kamikaze). 3 di loro sono morti nella prigione libanese sotto tortura. La gente si è incazzata e il governo libanese ha vietato qualsiasi manifestazione. Il governo libanese (corruttissimo) sta per portare il Paese vicino al crack finanziario e questo sicuramente sta preoccupando i principali collaboratori finanziari. In Europa i maggiori partner finanziari del Libano sono Italia e Francia.
L'Italia qui è dappertutto; addirittura nella piazza della zona governativa a Beirut c'è il palazzo delle Assicurazioni Generali che si impone sulla piazza. Direi che è più di una simbologia.
Il porto di Tripoli, distrutto da israele nel 2007, è stato ristrutturato splendidamente dall'Italia. Forse un modo per chiedere scusa al Libano, per aver appoggiato israele?

Buona parte dei danni dell'attacco israeliano del 2007 e della precedente guerra civile sono ancora lì, visibili e respirabili (ma di questi parlerò in un altro articolo). Tremo al pensiero dello scenario che si intravede.


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