- Al Governo italiano
- Alle agenzie di stampa italiane- per conoscenza All'ambasciata palestinese in Italia
OGGETTO: RICHIESTA DI
INTERVENTO URGENTE
Gentili interessati per
responsabilità, con la presente porgo alla vostra attenzione una
situazione gravissima creatasi in Palestina. Al momento circa 8mila
palestinesi sono trattenuti nelle prigioni israeliane. Di questi,
circa 450 sono BAMBINI, e altresì la maggior parte degli 8 mila sono
in DETENZIONE AMMINISTRATIVA.
La detenzione
amministrativa applicata dagli israeliani consiste nel non aver
alcuna accusa di reato, ma fa sì che le persone vengano detenute in
prigione (anche in isolamento) per mesi/anni. Avviene anche che, a
fine sconto della detenzione, il prigioniero NON VENGA RILASCIATO. E'
questo, ad esempio, il caso di Bilal Kayd, condannato a 14 anni di
detenzione (al momento del rilascio hanno deciso di prolungare la
detenzione amministrativa). Bilal ha intrapreso lo sciopero della
fame per riavere la libertà. A sostegno di Bilal diversi prigionieri
politici palestinesi hanno intrapreso lo sciopero della fame; fra
questi vi è anche Wael Faquee. Wael è: coordinatore del centro
culturale Tanweer di Nablus, speaker di una radio che da voce ai
palestinesi ed organizzata dall'Italia, accoglie in ogni esigenza gli
internazionali che si recano in Palestina per occuparsi di diritti
umani. Wael Faquee è anch'esso in detenzione amministrativa per 14
mesi. Nessun accusa di reato, nessuna colpa o responsabilità. La
loro situazione è gravissima dopo, oramai, più di 20 giorni di
sciopero della fame.
Gentilissimi, tacere,
celare e voltare le spalle davanti a questa gravissima situazione è
esserne complici. In nome della Resistenza che ha lottato contro il
fascismo nel nostro Paese, in base al diritto internazionale ed in
base al riconoscimento dell'unicità di ogni essere vivente; non
possiamo ignorare o ci troveremo dal lato opposto della Resistenza.
Vi chiedo, pertanto, un
intervento immediato per la liberazione di tutti i prigionieri
palestinesi in detenzione amministrativa e di TUTTI I BAMBINI nelle
prigioni israeliane.
Samantha Comizzoli
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