Quest'articolo si
riferisce ad una notizia di ieri, ma volevo darla a modo mio e
desideravo che venisse letta, magari dopo le varie mangiate e/o
festeggiamenti. Quindi la scrivo oggi.
Ieri, 25 dicembre 2015,
giorno del Natale e della nascita di Maometto; la Palestina ha avuto
due martiri. Una donna di 38 anni, madre, rientrava in auto nel sul
villaggio, a Silwad, Ramallah. I soldati israeliani hanno crivellato
l'auto di proiettili. Lei è stata uccisa da due proiettili al volto
e cinque al petto. Mahdia Hammad ha lasciato una bimba in fasce, che
piangeva percè non c'era la mamma.
Ma, ieri, un uomo che i
media e le autorità hanno definito come “sociopatico”, correva
nudo sulla battigia del mare.
Se quell'uomo avesse
corso nudo sulla battigia a Rimini o ad Ostia il 25 dicembre, finiva
sui TG e tutti ridevano dicendo “quello è un matto”. Ma
quell'uomo correva nudo sulla battigia che va da Gaza all'Egitto,
attraversando il valico di Rafah.
I soldati egiziani lo
hanno crivellato di spari. E' morto, nudo, lì sulla battigia. Ed i
media e le autorità chiedono spiegazioni alle autorità egiziane per
aver ucciso un uomo “sociopatico” o “malato di mente”.
Per me è stato ucciso un
uomo, libero. Libero in una Terra oppressa da troppi mostri e che
definisce le persone “libere”, malati di mente.
Mi piace pensare che sia
morto libero, quell'uomo che correva nudo nel mare attraversando
Rafah. Consapevole od inconsapevole, ma in un mondo con questa
società di mostri, le persone libere sono definite “malati di
mente” e corrono verso l'eutanasia.
Onore a te, Uomo,
Palestinese di Gaza, morto libero, senza aver ucciso, senza essere
divenuto un mostro. Quelle autorità che parlano di lui, non valgono
nemmeno una sua scoreggia.
Nessun commento:
Posta un commento