A seguito della sterile e diffamatoria campagna lanciata da media e vari supporter del Governo israeliano sulla proiezione del film di Samantha Comizzoli Israele, il cancro , si rende noto che la regista del film Samantha Comizzoli ha dato incarico all'avv. Luca Bauccio di querelare per diffamazione chiunque abbia accostato il suo nome e la sua opera all'antisemitismo. Tanto nel pensiero e nella vita di Samantha Comizzoli quanto nel film Israele il Cancro non vi è nulla che autorizzi a tale diffamatorio accostamento. Al contrario la posizione di Samantha Comizzoli è sempre stata chiara e univoca: l'antisemitismo è da considerare un delitto contro l'umanità e una vergogna senza giustificazione . Del pari Samantha Comizzoli rivendica il diritto di condannare l'occupazione della Palestina e la scellerata politica di annientamento dei diritti e dello stesso popolo palestinese. Questo diritto è inalienabile ed è tutt'uno con la condanna del l'antisemitismo. Chi fa finta di non capirlo è in mala fede e vorrebbe solo continuare ad usare l'antisemitismo come foglia di fico per giustificare un crimine contro l'umanità che ogni giorno si perpetua sulla pelle dei palestinesi. ISRAELE IL CANCRO è un'opera che condanna proprio questo e non certo gli ebrei in quanto popolo. Ma questo è già noto. Chi lo ignora fa solo speculazione. E di questa speculazione, l'Unità compresa, risponderanno tutti in Tribunale.
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