mercoledì 5 agosto 2015

CAMPO ESTIVO PER I BIMBI DI ASSIRA AL QABILJA

Sono quasi stanca di scrivere storiacce che riguardano l'Autorità Nazionale Palestinese, giuro. Del soggetto in quest'articolo avrei voluto parlare solo raccontando cose belle e, invece per onestà e correttezza verso chi ha lottato per realizzarlo, devo scriverla tutta la storia del

CAMPO ESTIVO PER I BIMBI DI ASSIRA AL QABILJA

I bambini di Assira ce li ho nel cuore e ogni ingiustizia, anche la più piccola, verso di loro mi fa salire la carogna. Oddio..in realtà verso tutti i bambini in particolare.
Hakima e le altre donne del villaggio hanno presentato, mesi fa, un progetto per il campo estivo per i bambini del villaggio. Workshop, giochi, istruzione. Bellissima idea, visto che i bambini non hanno nulla. Il progetto venne presentato al Ministero dell'istruzione Palestinese e fu approvato, con grande gioia di tutti.
Una settimana fa, a pochi giorni dall'inizio, Hakima va al Ministero per ritirare il cartaceo firmato e scopre che il progetto è stato, in un secondo tempo, bocciato. Chiede, quindi, spiegazioni e le dicono di aspettare la responsabile del Ministero. E' una donna.
Hakima aspetta davanti al suo ufficio fino a quando la responsabile non arriva da Ramallah. Dopo un pò di ore arriva nel suo ufficio ed ecco la spiegazione: "il campo estivo dei bambini è stato bocciato (non da lei) ma da alcuni uomini del Ministero perchè i bambini sarebbero assieme alle bambine durante giochi ed istruzione"!!!!!!!
La responsabile firma ed approva il progetto, ma invita Hakima a far firmare i fogli anche dagli altri membri del Ministero (che sono, appunto, quegli uomini in disaccordo). Hakima si presenta da loro con i fogli da firmare e le dicono "no", nonostante la responsabile di grado superiore a loro abbia già firmato.
Hakima si incazza e alza la voce. Loro le rispondono che è la legge... Quale legge? Esiste una legge in Palestina che vieta educazione e giochi in classi miste? No, in realtà non esiste nemmeno una legislazione in Palestina...
Hakima picchia i pugni sul tavolo e intanto viene circondata da una trentina di uomini, gli interlocutori nel frattempo gli girano le spalle e si allontanano. Fortunatamente fra quei 30, c'è un'uomo che vuole parlare e consiglia di cambiare leggermente il progetto scrivendo che il campo estivo sarà per due scuole, una maschile e una femminile e che i bambini saranno divisi in due gruppi per età (i più piccoli e i più grandi). Anche se quest'ultima richiesta era ovviamente già nel progetto, Hakima fa la modifica suggerita e dopo una lunga attesa i due uomini accettano di firmarle il progetto.


Sabato 1 agosto è iniziato il campo estivo per i bambini di Assira. Onore ad Hakima, compagna, lottatrice che non si arrende mai e resiste a tutti gli oppressori. Felicità per i bambini, futuro della Palestina.





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