Sono quasi stanca di scrivere storiacce che riguardano
l'Autorità Nazionale Palestinese, giuro. Del soggetto in quest'articolo avrei
voluto parlare solo raccontando cose belle e, invece per onestà e correttezza
verso chi ha lottato per realizzarlo, devo scriverla tutta la storia del
CAMPO ESTIVO PER I BIMBI DI ASSIRA AL
QABILJA
I bambini di Assira ce li ho nel cuore e ogni ingiustizia,
anche la più piccola, verso di loro mi fa salire la carogna. Oddio..in realtà
verso tutti i bambini in particolare.
Hakima e le altre donne del villaggio hanno presentato,
mesi fa, un progetto per il campo estivo per i bambini del villaggio. Workshop,
giochi, istruzione. Bellissima idea, visto che i bambini non hanno nulla. Il
progetto venne presentato al Ministero dell'istruzione Palestinese e fu
approvato, con grande gioia di tutti.
Una settimana fa, a pochi giorni dall'inizio, Hakima va al
Ministero per ritirare il cartaceo firmato e scopre che il progetto è stato, in
un secondo tempo, bocciato. Chiede, quindi, spiegazioni e le dicono di
aspettare la responsabile del Ministero. E' una donna.
Hakima aspetta davanti al suo ufficio fino a quando la
responsabile non arriva da Ramallah. Dopo un pò di ore arriva nel suo ufficio
ed ecco la spiegazione: "il campo estivo dei bambini è stato bocciato (non
da lei) ma da alcuni uomini del Ministero perchè i bambini sarebbero assieme
alle bambine durante giochi ed istruzione"!!!!!!!
La responsabile firma ed approva il progetto, ma invita
Hakima a far firmare i fogli anche dagli altri membri del Ministero (che sono,
appunto, quegli uomini in disaccordo). Hakima si presenta da loro con i fogli
da firmare e le dicono "no", nonostante la responsabile di grado superiore
a loro abbia già firmato.
Hakima si incazza e alza la voce. Loro le rispondono che è
la legge... Quale legge? Esiste una legge in Palestina che vieta educazione e
giochi in classi miste? No, in realtà non esiste nemmeno una legislazione in
Palestina...
Hakima picchia i pugni sul tavolo e intanto viene
circondata da una trentina di uomini, gli interlocutori nel frattempo gli
girano le spalle e si allontanano. Fortunatamente fra quei 30, c'è un'uomo che
vuole parlare e consiglia di cambiare leggermente il progetto scrivendo che il
campo estivo sarà per due scuole, una maschile e una femminile e che i bambini
saranno divisi in due gruppi per età (i più piccoli e i più grandi). Anche se
quest'ultima richiesta era ovviamente già nel progetto, Hakima fa la modifica
suggerita e dopo una lunga attesa i due uomini accettano di firmarle il
progetto.
Sabato 1 agosto è iniziato il campo estivo per i bambini
di Assira. Onore ad Hakima, compagna, lottatrice che non si arrende mai e
resiste a tutti gli oppressori. Felicità per i bambini, futuro della Palestina.
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