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mercoledì 6 maggio 2015

OCCUPAZIONE DELLA PALESTINA: JASOUS



Devo raccontarvi una brutta storia, un altro orrore della Palestina.... Da giorni (almeno per chi mi segue) è iniziata questa cacciata dei venditori ambulanti di Nablus. Quelli caratteristici che riempivano la piazza e il centro con i loro carrettini colorati e dove si poteva acquistare la verdura o bere il classico caffè o mangiare. E' una classe sociale povera, costituita per lo più da vecchi. Io sempre acquistato da loro perchè con loro si instaura anche un rapporto umano.
Devo raccontarvela questa storia perchè nessun palestinese (almeno per il momento) può farlo e per farvi capire che quando dico che non c'è nessuna speranza vi sarà più chiaro capire il perchè.
Ieri una fonte stampa palestinese (dopo 3 giorni di guerra a Nablus) ha scritto: “shebab stanno portando ruote delle auto per essere bruciate in piazza Nablus senza motivo....”. Giustamente nei commenti qualcuno gli ha scritto “lo sapete il motivo, perchè non lo scrivete cosa sta succedendo?”.
Non possono farlo perchè si ritroverebbero nella prigione palestinese di Jneid in 5 minuti.
Ieri gli shebab hanno tentato due volte durante la giornata di bruciare le ruote delle auto così come si fa quando arrivano i soldati israeliani e non so cosa accadrà nelle prossime ore....
Non lo so perchè come vi ho detto prima, questa classe sociale è per lo più di vecchi, non di shebab che possono tirare pietre e protestare e chi ha creato tutto questo lo sa benissimo e dorme tranquillo.
Hanno iniziato con il CHIUDERE la piazza di Nablus, muovendo i carrettini del cibo e del caffè di qualche metro, e costruendo quelle due orribili casette di cemento. Oltretutto la piazza ora non si può più attraversare perchè è, appunto, recintata.
Poi, 4 giorni fa, la grande azione: 3 corpi di polizia palestinese (Municipio, Governo e soldati della Presidenza) sono piombati nel centro di Nablus e hanno iniziato a far chiudere i carrettini, alcuni sequestrati, altri distrutti, persone spintonate, 8 arrestati. Sono andata lì con la videocamera e ho fatto quel primo video. Ieri, addirittura non c'era più un carrettino in giro e la gente non parla, ha paura. Le motivazioni della polizia? “Facciamo Nablus più bella...”, una scusa che non tiene perchè lo vedono tutti il disastro.
Oggi sono ritornata in centro, in quel centro deserto che sembra Hebron (chiusa dai soldati israeliani). Ho incontrato uno di quei vecchi, con le stampelle, che mi dice che ha 5 figli ed ora è senza lavoro. Poi mi sono spostata in un'altra zona del suk, dove vado di solito e sono “cliente” e ho fatto 4 chicchere..... Ed ecco che il merdone viene a galla....
Un ragazzo di 20 anni mi dice che ha 14 carrettini (nella sua famiglia), glieli hanno portati via tutti. Tutta la famiglia è senza lavoro, tranne un componente che lavora nell'autorità palestinese e m dice “non possiamo ribellarci, sennò anche lui perde il lavoro”. Eh, certo, è la fotografia di tutte le famiglie qui; tutti hanno un parente nell'autorità, così non possono protestare... Un altro mi dice che era già successo in precedenza, non con questa violenza, e che fra qualche giorno se ne sbatteranno e torneranno dov'erano... Ma, poi c'è un'altra persona, che però indossa una divisa, e che iniziamo con il sorriso a puntare per avere delle risposte.
La realtà viene fuori dopo un'oretta..... La piazza è stata chiusa perchè è stata privatizzata e chi ha la piazza ha costruito le due casette ad uso commerciale che si adattano alla porcheria di costruzione che c'è di fronte: il centro commerciale. Allora chiedo... chi è che ha comperato tutto?
Risposta: Ghassan El Shak'a, il Sindaco di Nablus.
Lo stesso sindaco che un anno fa ha privatizzato Sama Nablus, il parco con vista che era di tutti i palestinesi e oggi, invece, è chiuso, si paga l'ingresso ed ha locali solo per i ricchi (infatti sono vuoti).
Vabbè, direte, un'altra storia in stile europeo che però è in Palestina, direte voi... Invece no, perchè qui siamo in Palestina, siamo sotto occupazione israeliana e tutto questo ha un senso diverso che vi “accendo” dicendovi la storia di Ghassan El Shak'a.
Era il Sindaco di Nablus, ma per diverse azioni, tutti sapevano che era un “jasous” cioè un collaboratore stretto di israele. Inizia a stringersi il cerchio intorno a lui e a temere per la sua vita fino a quando arriva lo sparo. Chi, però, arriva per ucciderlo, si sbaglia ed ammazza il fratello.
Ghassan El Shak'a si “allontana” dalla Palestina per un po', per salvarsi il culo (tanto essendo jasous può entrare ed uscire dalla Palestina come vuole). Nomina un sostituto, ma mica un sostituto a caso... Questo inizia a comperare con i soldi di Ghassan Shak'a pacchi di zucchero, farina, olio, etc.etc.. Ci scrive sopra il nome di Ghassan Shak'a e li regala alla gente di Nablus. Per parecchio tempo, il tempo utile per arrivare alle elezioni; nelle quali Ghassan Shak'a non farà nemmeno campagna elettorale. Ovviamente viene eletto.
Ora, voi capite, che nella scacciata dei carrettini c'è un piano ben preciso: l'occupazione della Palestina.
Se gli “jasous” (che sono collaboratori di israele) hanno in mano i centri delle città e tolgono la vita ai palestinesi; è giusto che così come boicottiamo israele debbano essere boicottati anche loro.
E' l'unica cosa che posso fare per supportare la Resistenza: scrivere la storia e boicottare.

L'altra possibilità è che gli shebab dei campi profughi e del centro storico (cioè quelli più poveri) reagiscano. Ma ci sono due ostacoli: parenti che lavorano nell'autorità palestinese e che perderebbero il lavoro e, altresì, quello che è accaduto due mesi fa....al campo profughi di Balata, dove una miccia interna ha fato sì che si sparassero fra di loro (nulla è per caso).


Io sto dalla parte delle vittime, dei vecchi, dei ragazzi con 5 fratelli che vendono i pomodori per vivere. Io boicotto la piazza di Nablus, anzi, la piazza di Ghassan Shak'à, la piazza di israele.  

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