Pagine

lunedì 8 dicembre 2014

UN MARTIRE NEL SILENZIO E IL CAZZO DI STATO DELLA PALESTINA


Ieri a Ramallah in piazza Arafat hanno acceso un mega gigantesco albero di natale con tanto di babbi stile USA dal vivo.
E' il natale capitalista che è arrivato anche qui in Palestina, l'unica terra al mondo sotto occupazione militare nazista. Quindi c'è l'albero di natale, ma c'è il muro dell'apartheid con i checkpoint con 7000 prigionieri politici dei quali 350 bambini, etc. etc..
Ma, come ho scritto più volte, ci sono anche gli altri due mostri oltre a quello israeliano. C'è il mostro dell'autorità nazionale palestinese e dell'occupazione economica (questo è il terzo mostro creato dai primi due mostri).
Sapete perchè calco la mano davanti all'albero di natale in piazza Arafat a Ramallah? Ve lo spiego subito..è quel bambino qui nella foto che mi fa staccare la pelle dal corpo. Questo bambino qui è morto 4 giorni fa a 10 mt da quell'albero. Aveva 13 anni ed è morto da infarto per congelamento perchè lavorava di notte in piazza Al Manara a Ramallah per mantenere la sua famiglia con un guadagno di 1000 shekel ogni 3 mesi.
Queste cose in Palestina fino a poco tempo fa non accadevano. Qui non si muore di povertà perchè c'è sempre stata un'umanità profonda e una solidarietà fra i palestinesi che non facesse mancare nulla a nessuno, nemmeno al più povero.
Tutto questo viene ora modificato, per volontà, da un divario che si sta creando appositamente. Ci stiamo trovando in pochissimo tempo davanti ad un gruppo di famiglie palestinesi ricche e con potere e ad un grande gruppo di palestinesi che vivono nei campi profughi o che stanno vivendo come nei campi profughi. Quest'ultimi sono coloro che vengono perseguitati da israele, ma anche dalla polizia palestinese.
Ed è qui che si va via via delineando cosa sarà “lo stato di Palestina”: un ghetto per palestinesi ricchi che hanno collaborato con israele. Per tutti gli altri, invece, che non avranno più nulla, tanto meno ciò che è stato loro, ci sarà solo una soluzione: andarsene.
Quindi, quando Mahmuod Abbas vuole il 22% della Palestina storica...ebbè, è onesto, perchè è questo quello che gli serve. Non gli servono i palestinesi di Balata, di Askar, di Shuf'at, di Aida. Non gli servono perchè economicamente non valgono nulla ed in più, sono poveri, ed è dai poveri che nasce la rivoluzione/resistenza.
Ho appena letto su facebook che si chiede al Belgio di riconoscere lo Stato di Palestina, dopo Svezia, Spagna, etc. etc.. Glielo state chiedendo con il mignolo alzato ai PAESI CAPITALISTI abitati dai bianchi di riconoscere quella pietraia che è la Palestina?
Per quanto io sia ovviamente contraria a questa strada pro-sionista, sono comunque più benevola che la Bolivia abbia riconosciuto la Palestina, forse ci vivono anche più persone del Belgio.... il “Belgio”, quello che ha massacrato le persone nel Congo e gli chiedete di riconoscere la Palestina.....
L'unica valenza che potrebbe avere un riconoscimento della Palestina (e non dello stato di Palestina) è in questi termini: “scusate, ci siamo sbagliati 70 anni fa, lì c'era la Palestina e israele non esiste e tutto quello che hanno fatto fino ad oggi sono crimini di terroristi, devono pagare ed andarsene immediatamente”.
Ma voi non ce l'avete questa onestà, voi siete capaci di supportare un mostro che occupa la Palestina attraverso l'ufficialità dell'Autorità, che fa le veci di israele e che uccide un bambino di 13 anni nel vostro silenzio.
Porterò un fiore a quell'albero a Ramallah in piazza Arafat, è per il martire di 13 anni.
Oggi ho fatto visita ad un mio amico palestinese Mustafà. Ha 23 anni e fa il taxista. Lavora 10 ore al giorno per 2,50 euro all'ora 6 giorni su 7. Ogni tanto si addormenta mentre guida e ogni tanto, spesso di notte non può dormire perchè arrivano i soldati.
Questo articolo lo dedico a lui, a lui che resiste, anche (ai miei occhi) alla vostra ipocrisia.



Nessun commento:

Posta un commento