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mercoledì 15 novembre 2017

DELLA VIOLENZA, DEGLI STUPRI, DELLA MERDA, DELLA DIGNITA'




Ci sono avvenimenti della vita che non te li togli nemmeno se ti freghi la pelle con la paglietta di ferro facendo la doccia. Sono questi avvenimenti che creano la persona. Si esprime ciò che si aveva dentro con violenza. Alcuni diventano “luce” perchè avevano dentro di sé un lumino, altri diventano merda perchè dentro di sé avevano solo lo stronzo di ciò che avevano mangiato. In entrambi i casi, ripeto, si rivelano con violenza; perchè è violenta la luce che illumina la merda ed è violenta la merda che cresce e si muove.
Non è che aver subito stupro e molestie, mi dia adito a parlare, ma fa parte di me, di ciò che sono; della mia violenza.
Uno stupro è quando la parte più intima di te viene presa senza il tuo consenso, contro la tua volontà.
Una molestia sessuale è quando una tua intimità viene toccata e un tuo muro difensivo viene passato senza il tuo consenso. E per “intimità” non intendo solo zone fisiche del corpo, ma anche zone mentali.
Stupro e molestia hanno due muri che vengono infranti: il corpo e la mente. Se alla molestia e/o allo stupro cerchi di difenderti con il muro della forza fisica o con il muro della mente, si innesca un'altra violenza che è quella dell'inferiorità al mostro che ti sta prendendo.
E' banale ciò che ho scritto fino a qui? Beh, forse è meglio ribadirlo e mi va di ribadirlo in questo modo: senza aver mai usato “donna” o “uomo”.
Parto infatti da ciò che dovrebbe essere ovvio per scrivere il seguito.
(Da “educazione siberiana”): “ …..... un branco di lupi che erano messi un po’ male perché non mangiavano da parecchio tempo, insomma attraversavano un brutto periodo. Il vecchio lupo capo branco tranquillizzava tutti, chiedeva ai suoi compagni di avere pazienza e aspettare, tanto prima o poi sarebbero passati branchi di cinghiali o di cervi, e loro avrebbero fatto una caccia ricca e si sarebbero finalmente riempiti la pancia. Un lupo giovane, però, che non aveva nessuna voglia di aspettare, si mise a cercare una soluzione rapida al problema. Decise di uscire dal bosco e di andare a chiedere il cibo agli uomini. Il vecchio lupo provò a fermarlo, disse che se lui fosse andato a prendere il cibo dagli uomini sarebbe cambiato e non sarebbe più stato un lupo. Il giovane lupo non lo prese sul serio, rispose con cattiveria che per riempire lo stomaco non serviva a niente seguire regole precise, l’importante era riempirlo. Detto questo, se ne andò verso il villaggio. Gli uomini lo nutrirono coi loro avanzi, e ogni volta che il giovane lupo si riempiva lo stomaco pensava di tornare nel bosco per unirsi agli altri, però poi lo prendeva il sonno e lui rimandava ogni volta il ritorno, finché non dimenticò completamente la vita di branco, il piacere della caccia, l’emozione di dividere la preda con i compagni.
Cominciò ad andare a caccia con gli uomini, ad aiutare loro anziché i lupi con cui era nato e cresciuto. Un giorno, durante la caccia, un uomo sparò a un vecchio lupo che cadde a terra ferito. Il giovane lupo corse verso di lui per portarlo al suo padrone, e mentre cercava di prenderlo con i denti si accorse che era il vecchio capo branco. Si vergognò, non sapeva cosa dirgli. Fu il vecchio lupo a riempire quel silenzio con le sue ultime parole:
“Ho vissuto la mia vita da lupo degno, ho cacciato molto e ho diviso con i miei fratelli tante prede, così adesso sto morendo felice. Invece tu vivrai la tua vita nella vergogna, da solo, in un mondo a cui non appartieni, perché hai rifiutato la dignità di lupo libero per avere la pancia piena. Sei diventato indegno. Ovunque andrai, tutti ti tratteranno con disprezzo, non appartieni né al mondo dei lupi né a quello degli uomini … Così capirai che la fame viene e passa, ma la dignità una volta persa non torna più”

Una persona che accetta che il proprio muro venga infranto in cambio di lavoro, successo, soldi è una persona che sceglie di vendere la propria dignità. E' una merda. Non è una vittima di stupro e/o molestia. Ha scelto. Si può pulire i cessi e non fare film, ma si vive con la dignità.
Una persona che compra il passaggio del muro di quella persona per dargli lavoro, successo, soldi è una persona che compra la dignità altrui. E' una merda. Puoi masturbarti, e con gusto, fra le mura di casa tua. Non hai bisogno di comprare la dignità altrui; questo è un altro tipo di gusto.
E' inaccettabile che una merda venga, oggi, venduta come “luce”. Ovviamente anche chi fa quest'azione di “vendere merda come luce”, è una merda.
Se lasciamo che la merda si espanda, sarà sempre più difficile vedere la luce.
E' inaccettabile, pertanto, che venga anche solo presa in considerazione o in discussione chi ha scelto di farsi toccare, usare, scopare, in cambio di carriera o altro; ancor di più che venga riconosciuta come “vittima”.
E' inaccettabile che ci si indigni e si scenda in piazza per le “donne vittime di aver scelto” che, in realtà, si stuprano da sole facendosi usare da bandiere spettacolarizzanti la loro scelta.
“me la son dovuta far leccare per far carriera”. Questa sarebbe la dignità da portar come bandiera?
La dignità sta in tutti quegli uomini e donne (lupi) che hanno scelto di non vendersi, hanno scelto di vivere alla fame. Tutti quegli uomini e quelle donne che dicono “no”, tutti i giorni....stringendo i denti, per la fame.
E' dura, sapete?
Ma è senz'altro più dura per chi, invece, è veramente vittima di stupro/molestia.
Penso a tutti quegli uomini e donne, che vengono stuprati/e e/o molestati ogni minuto nella mente e nel corpo; nelle prigioni.
Penso a tutti quegli uomini e donne, che vengono molestati/e dalle merde che hanno preso potere.
Penso a tutti quegli uomini e donne, che hanno urlato “no”, che si sono difesi, che lottano e picchiano con voce e pugni per continuare a difendersi.
E' dura, sapete?
Oggi, viene smerdato un uomo che ha allungato le mani su aspiranti attrici che volevano far carriera (e hanno scelto), per illuminare una donna che fa l'attrice e che però ha ammazzato i bambini palestinesi (vedi Wonder Woman). (solo per fare un esempio).
Insomma, oggi, l'importante è che abbiate la figa e vi propagandiate come vittime. Uomini e donne vi faranno icona.
Da donna, stuprata, sparata, rapita, imprigionata, torturata e deportata..il mio messaggio a chi si è venduto la dignità, a chi ha comprato la dignità, a chi vende la storia di chi ha venduto e comprato, a chi scende in piazza per la storia di chi ha venduto e comprato:
“merde, io vi sputo, con violenza”.

E questo, mi sentivo di scriverlo, per le vere vittime e per gli eroi che dicono “no” e che tirano pugni...con violenza.





1 commento:

  1. Ho letto il tuo racconto,parte della tua vita é la tua vita. Nutro ammirazione e rispetto nei tuoi confronti, da vecchio lupo mi riconosco come parte del tuo branco...

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