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giovedì 5 ottobre 2017

QUELLA PICCOLA ARIA DI RIVOLUZIONE - II PUNTATA


Quella piccola aria di rivoluzione che ieri mi era passata sotto al naso, era solo aria del mio culo molto probabilmente.
Ecco cos'è accaduto oggi...:

  1. La ragazza etiope era contenta che il padrone schiavista aveva cazziato la donna vietnamita perchè qualche giorno fa, le due, avevano litigato per un paio di calzini spariti.
  2. La donna vietnamita ha ricevuto il messaggio della “madam” che quando tornerà dal suo viaggio in Uzbekistan, metterà le cose a posto e ha richiamato alla sua responsabilità di non lasciare la guest house scoperta. Quindi, oggi, era qui a lavorare tutto il giorno di nuovo.
  3. E' già arrivato un altro ragazzo dalla Siria per sostituire quello che se ne è andato.
  4. Abbiamo lavorato tutti più di ieri.
  5. Tutto oggi sembrava come se ieri fosse ieri; nulla era accaduto.

Questa piccola realtà rispecchia benissimo le battaglie che continuiamo a perdere.
E nessun rivoluzionario verrà qui a fermare questi schiavisti, perchè oggi, i rivoluzionari si muovono per motivi economici (Hezbollah compreso).
Ieri notte ho dormito tutta la notte e senza incubi, era la prima volta da quando sono qui. C'avevo creduto, cazzo.
Chi nasce sognatore in un mondo così di merda, vive di merda per tutta la vita e passa tutta la vita a lottare sognando il lieto fine.
Mi piacerebbe un casino chiudere questo racconto con un lieto fine come i film sion-americani fanno.

Ci credo ancora, è per questo che ho scritto “seconda puntata” e non “fine”.

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