Gli ultimi fatti in
Turchia mi hanno fatto nascere un ragionamento non su quello che è
accaduto, ma su come reagisce la società.
Accade un fatto, i media
lo divulgano con mille filtri a seconda dell'appartenenza politica,
il pubblico prende la notizia e ha la sua posizione. E fin qui...
Ciò però che è grave è
che mi sono accorta è che i “social” fanno sì che ognuno abbia
un suo posto nel mondo, ovvero....
Ti sta a cuore
l'uccisione dei delfini, hai le tue pagine, i tuoi followers, i tuoi
commenti, il tuo spazio entro il quale graviti. Ti sta a cuore la
Palestina? Hai le tue pagine, i tuoi followers, i tuoi commenti, il
tuo spazio. E dentro a quello spazio dai le tue energie, e lo spazio
stesso ti fa credere in progressi tramite iniziative e/o discussioni.
Intanto tutto intorno a te prosegue, e magari cambia, ma tu non te ne
accorgi fino a quando (in certi casi) nasce in te un altro interesse
e ti trovi un altro “spazio” nel quale navigare ed “essere”.
Questo fa si che in ogni
contatto con l'esterno al tuo spazio dove esisti, tu continui a
portare avanti la tua posizione/interesse, anche con fette di salame
sugli occhi negando evidenze oggettive.
Un esempio il golpe in
Turchia....
Ci sono state delle
teatralità oggettive (come la foto divulgata in primis che era
falsa); ci sono state delle realtà (come i turchi scesi
effettivamente per le strade a sostenere Erdogan); e c'è stato un
epilogo (che reputo temporaneo). Ma, nei social ognuno interpreta i
fatti a seconda della sua posizione/interesse e ne fa uso e consumo.
Discorsi su wahabiti e
sunniti, discorsi sulla democrazia, discorsi sui curdi.. Ok, ma
davanti a tutto questo c'è il solo ed unico discorso: “sono
mostri ed è solo un gioco di chi ha il potere, ci sono mostri più
piccoli e mostri più grandi, ma sempre mostri sono”.
Gravitare nel proprio
“spazio”.....quello spazio lì è stato creato proprio dai mostri
per far perdere la capacità di analisi e la lucidità.
ho sempre pensato che la nasciata di questi (a)social, l'immissione di droghe nei sistemi (operazione blue moon) sia frutto di un disegno che tende ad allontanarci sempre più per evitare focolai di rivoluzione... basti pensare al momento storico ..mai più di oggi ci sarebbe una rivoluzione popolare.. ma abbiamo tutte le medicine per stare zitti..
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