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lunedì 4 luglio 2016

A, B, C....



Scrivo alcune precisazioni, perchè un amico oggi mi suggeriva di non lasciare mai nulla per scontato..

Alcuni giorni fa ho postato la notizia di un martire, quel ragazzino palestinese, che ha ucciso una ragazzina colona israeliana di 13 anni e poi è stato ucciso. Così come posto sempre le notizie di tutti i martiri palestinesi. Capire perchè posto le notizie dei martiri palestinesi parrebbe semplice..: perchè nel mondo media sotto controllo israeliano, non viene semplicemente fatto, quindi posto la notizia. Capire, invece, perchè uso la parola “martire” sembra non essere ancora chiaro. Quindi lo riscrivo per duecentesima volta, cosciente che magari fra un mese o fra un anno, qualcuno arriverà ancora a chiedere “perchè martire”?. Soprattutto se è stato in Palestina o se è un pro-pal dovrebbe saperlo e non venire a farmi le stesse domande dei sionisti, ma vabbè.
Quindi, prima di riscriverlo, perdonatemi, ma riscrivo una mia esclamazione “leggere o vedere i miei film, no vero? Ecco, vaffanculo”.
Comunque....: in Palestina quando un palestinese muore si usa il termine “shahid”, ovvero, martire. Sia che muoia d'infarto, sia che venga ucciso da israele, sia che venga ucciso dalla polizia palestinese è sempre martire. Questo perchè l'intero popolo vive sotto occupazione nazista israeliana, quindi tutti sono in prigionia, tutti sono lottatori e tutti sono martiri. Il termine “martire” non è come vi hanno fatto intendere qui in occidente, uno che si uccide o si fa esplodere. E non è, altresì, uno che “vede la luce” durante la sua morte.
Altro punto da chiarire: (ripeto, c'ho fatto un film sopra per spiegarlo, ma i pro-pal sono presi a guardarsi i film israeliani che parlano di cazzate hollywoodiane), quando uno si lancia con un coltello da burro contro ai soldati e ai coloni non è Resistenza, è ovvia reazione alla tortura quotidiana e a non vedere via di Giustizia. E' cagare la rabbia, così come quando si va a tirare le pietre. La Resistenza è strategia ed è un'altra roba. Quello lì che si lancia con un coltello da burro è sicuro che verrà ucciso; sia che non riuscirà a far nulla, sia se ferisce qualcuno, sia se uccide qualcuno. Sempre ricordando che anche se non si lancia con un coltello, verrà probabilmente ucciso.
Ora, molti pro-pal, se non ferisce nessuno e o se taglia il vestito ad un soldato, lo chiamano martire; se, invece, quello ferisce o uccide, allora non va più chiamato martire.....
Coerenza, quella a voi sconosciuta....... A voi, faccio una pubblica confidenza: vi sto per scoprire il culo, alle vostre campagne “free free Palestine” del cazzo. Voi che avete alimentato il sionismo, coperto il gioco, e ridotto il sionismo ad “apartheid”, etc.etc.

Numeri: israele raggruppa solo il 20% dei sionisti. Il problema non è in Palestina, oppure mettetela così: “quel territorio limitato dal muro israeliano è la prigione punta dell'iceberg, la Palestina è stata esportata fuori dal 1948”.

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