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venerdì 20 maggio 2016

L'ANIMALISMO?



Anni fa ho intrapreso battaglie per difendere gli animali, per il loro rispetto. Per me la pietà non è selettiva, una vittima è una vittima, dopo posso vedere chi è quella vittima, ma il primo sguardo è per la vittima.
Contro lo zoo di Ravenna, contro gli allevamenti, contro il lager di Guberti, maltrattamenti vari, etc. etc. Ecco, quello che vi ho elencato qui d'esempio era per indicare quadrupedi e/o bipedi animali. Difficile, anzi per me impossibile, dimenticare che anche l'uomo è un animale (il più feroce, il più stronzo, il più spietato, il più creativo, il più sognatore, il più loquace; ma sempre animale). Non mi capacitavo, pertanto, quando in Palestina mi sono accorta che moltissimi dei miei contatti o conoscenti avrebbero bruciato o continuato a bruciare i Palestinesi o gli arabi in generale.
E allora mi fermo ed analizzo chi cazzo siete....
Un'area dell'animalismo è formata da sionisti, razzisti, fascisti e nazisti che usano i diritti degli animali per: avere consensi, per infilarsi dentro ai movimenti, per infilare i loro ideali (nazisti, razzisti, fascisti, nazisti) in coloro che si avvicinano per salvare un cane.
La seconda area è, invece, formata da persone che vivono sulla pelle il non rispetto, la violenza, i traumi, la prigionia. Nella maggior parte dei casi, sono situazioni avute da questa società alienante e disumana, altre volte si tratta di orrori vissuti nell'ambiente famigliare. Sono, però, coloro che difendono solo chi ai loro occhi è più debole o inferiore a loro stessi facendo, così, anch'essi una selezione. La prima area si mescola alla prima...
Poi, c'è la terza area: quelli che, appunto, non fanno differenze, si sbattono e lottano non per Argo, Pallino, Mohammed o Mahmuod; ma per Giustizia e Libertà. Quest'ultima area è quella meno diffusa......
Quando ero in Palestina ho visto cose orribili, a volte per mano palestinese, a volte per mano israeliana. Così come ho visto atti di amore e rispetto incredibili verso gli animali da parte dei palestinesi. Insomma, per me vale sempre il discorso che non è che perchè sei palestinese, africano, etc.etc., sei per forza una brava persona. Uno stronzo è uno stronzo.
Ma, visto che gli israeliani e molti di voi sbandierano israele come “paladina dei diritti animali”, vi parlo delle mie esperienze, di ciò che ho visto là.
Caso n. 1) L'asina a Qaryout.
Era su tutte le fonti di stampa, l'asina di Qaryout, Nablus. Così anch'io andai a farle visita per ascoltare la sua storia. L'asina, gravida, stava vicino alla casa del contadino palestinese, ma un giorno aveva fatto qualche passetto in più ed era “sconfinata” in area C, sotto il controllo israeliano. Sono arrivati i soldati israeliani e volevano ammazzarla. Il contadino le si parò davanti, arrivarono anche gli shebab ed alla fine l'asina fu riportata incolume vicino alla casa del contadino. La foto dell'asina circondata dai soldati israeliani fece il giro del web e ci ridemmo sopra.. Purtroppo, una settimana dopo l'asina fu trovata morta, avvelenata. E' un metodo che usano spesso, gli israeliani, per levarsi di torno i palestinesi (animali). ( http://samanthacomizzoli.blogspot.it/2014/04/qaryut-lasino-terrorista.html ) 
Caso n. 2) la prigione degli animali a Gerico.
Un giorno sono andata nella Jordan Valley da un contadino disperato. I soldati israeliani gli avevano preso i suoi due cammelli, 6 capre, e due cani. Tutto quello che aveva. Questo perchè scorrazzavano liberi, come lo stesso contadino nella Jordan Valley, che dagli accordi di Oslo è diventata “zona militare”. In quel momento ho appreso che gli animali presi dagli israeliani (quelli che non vengono uccisi sul posto) vengono portati in una “prigione per animali”. E' vicino a Gerico. E lì stanno fino a quando il contadino non paga il riscatto per averli. Siccome il prezzo che impongono per riaverli è pari al prezzo di un animale comprato al mercato, anche se il contadino trova i soldi non va a riprendersi l'animale. Questo gli israeliani l'hanno capito ed è un mercato della carne che stanno abbandonando e che viene, invece, incrementato con i prigionieri politici alzando sempre di più il riscatto e rapendo sempre di più i palestinesi (soprattutto i bambini). Quindi, nella maggior parte dei casi gli animali vengono uccisi sul posto, avvelenati o sparati. E nella Jordan Valley capita spessissimo.
Caso n. 3) i pulcini di Madma.
Sulla strada principale di Madma c'era un piccolo allevamento, vuoto. Quell'uomo si era indebitato fino al collo per realizzarlo. Quel giorno arrivarono finalmente i pulcini. Lui vide vicino alla strada un gruppo di coloni, ma non era una novità che i coloni di Barqa e Yhitzar si avvicinano a Madma e agli altri villaggi. Oltretutto la super strada per i coloni israeliani passa proprio lì vicino.
Mise i pulcini dentro all'allevamento e se ne andò, era l'imbrunire.
Solo poche ore dopo il villaggio di Madma fu svegliato dalle voci di allarme degli shebab: c'erano le fiamme, gli avevano dato fuoco. I coloni israeliani avevano tirato molotov all'allevamento e tutti i pulcini (tranne uno) erano morti bruciati vivi.
Andai sul posto, quel giorno.... ( https://www.youtube.com/watch?v=VSlrkSV3ulw ) Era l'inferno. Alcuni pulcini avevano cercato di scavare nel terreno per infilarsi dentro e fuggire alle fiamme. 3499 pulcini bruciati, solo uno era sopravvissuto e la sua foto fece il giro del web. Morì dopo due giorni, intossicato. Qualche mese dopo,a pochi metri da quell'allevamento venne ucciso un ragazzo palestinese di 17 anni dai soldati israeliani. Forse è feroce dirlo, ma mi è tornato in mente quel pulcino morto in agonia.

Ne avrei altri di casi, ma mi fermo qui perchè è già troppo lungo...

ERGO: chi è mostro lo è con chiunque, forse nell'apparenza il mostro fa credere che possa amare una specie, ma nella realtà non è possibile amare una specie ed ucciderne un'altra.

ERGO 2: chi si muove con amore dentro, vuole la libertà per gli esseri viventi. Non l'orrore, non la prigionia, non la morte. Per TUTTI.

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