Non
ero mai stata in Sardegna.....
Il
collettivo Moras, Movimento di Resistenza Anticapitalista Sardegna, (
https://moras.noblogs.org/ )
mi ha invitata per presentare “israele, IL CANCRO” e “parleranno
le pietre”. La sala privata a Nuoro era piena di persone, alcuni in
piedi. Al termine del film la gente era ammutolita, ma in fondo è
questo l'effetto che fa, devastante. La verità ti travolge.
Devo
dire però, che sono stata più travolta io da loro, dagli abitanti
della Barbagia e dalla Barbagia stessa.
Colline
verdi con pietre ed ulivi, assenza di autostrade e ferrovie, basi
militari e divise con i mitra spianati dappertutto.... a quel punto
mi sono sentita visivamente in Palestina. Ho scoperto, poi, di non
esserci solo visivamente.
La
ricchezza di una Terra è nel suo Popolo.
Il
collettivo Moras ha avuto sì ospitalità per me, ma ha avuto
soprattutto umanità; e non solo per me.
Entri
nelle case e sul tavolo ci trovi bottiglie di vino e il formaggio,
fuori dalla casa gli animali che si muovono liberi. Incrociamo un
gregge di pecore per la strada, l'auto si ferma ed aspetta. Mi dicono
“è un intervallo”. Le pecore hanno tutte la campanella al collo
e mi spiegano che ogni campanella ha un suono diverso, così il
pastore capisce che pecora è. Ci sono oramai, pochissimi artigiani
che fanno queste campanelle. Alcuni pastori mettono anche il nome
alle pecore.... Quando la pecora non c'è più lascia il vuoto.
Visito
Orgosolo, con i suoi murales di lotta: uno per la R.A.F. ed Ulriche,
uno per il Che, due per la Palestina, uno per Francesco Lorusso e
tanti altri murales... Fotografo i murales e l'ex sede municipale,
piena di spari del Popolo, per protesta. Una pioggia battente ci
impedisce di continuare e il gruppo dice “però anche la pioggia
della Sardegna è diversa...”. Prima di lasciare Orgosolo
incrociamo un uomo che ci invita a bere un caffè (non si può mai
rifiutare). E' simpatico e mi dice che a Ravenna c'è la tomba di un
suo collega... Dante. Poco dopo ci dirà il suo nome e scopriremo che
era un famoso Poeta. Ci saluta e scompare sotto alla pioggia.
Anticipiamo
il nostro arrivo alla sala ed iniziamo a preparare per la serata. Il
pubblico è incollato alle immagini ed alle parole nel film. Un
centinaio di persone. Nel frattempo è uscito un comunicato di un
gruppo sionista che invita il Sindaco di Nuoro a vietare la
proiezione perchè “un film antisemita”. 100 persone c'erano e
hanno visto la verità, hanno visto un film sui diritti umani e sanno
che i sionisti stanno raccontando balle.
Spero
di tornarci in Sardegna, presto. E' una Terra da baciare tanto quanto
la Palestina e sono stati i sardi a farla così bella. Mi dicono che
lì tutti si scambiano quello che hanno, con solidarietà. Anche in
Palestina è così. E' stato, per me, rigenerante ed al tempo stesso
ho pensato che è una Terra dove mi piacerebbe invecchiare.
Il
giorno della partenza per la Sardegna, facebook mi ha bloccato
l'account... per 6 giorni. Non me ne frega un cazzo, la vita,
l'umanità, gli abbracci, la lotta.... non sono su facebook.
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