Ok, traduciamo il post
che “offende chi tanto si da”.
Vi scrivo un paio di cose
anche se non verranno lette.
Il film ha iniziato a
girare il 18 aprile 2015 e fino a quando io non c'ero ha girato con
pochi problemi, cioè, c'era solo qualche pro-pal che boicottava gli
eventi, ma poca roba. Da quando partecipo alle proiezioni e parlo è
successo che:
- in diverse città la proiezione è saltata 2/3 giorni prima ed in alcune città la proiezione c'è stata perchè chi organizzava in modo caparbio ha trovato una soluzione in zona cesarini (un plauso a loro)
- a Recanati l'intervento di un professore universitario di Pesaro che ha sollecitato l'ambasciatore d'israele in Italia, ha fatto sì che uscissero articoli infamanti sul mio film e che il sindaco fosse vicino alle dimissioni. Di nuovo un plauso a chi ha organizzato.
- a Firenze gli studenti sono stati diffidati dal Rettore che, parrebbe, su ordine dell'ambasciatore d'israele ha tolto poi loro la sala autogestita. Doppio plauso agli studenti di Novoli che hanno proiettato ugualmente.
- a Parma oltre allo schieramento davanti alla sala di antisommossa, carabinieri, digos e vigili urbani; dopo aver proiettato il film hanno ricevuto comunicazione del parroco che non avevano più la sala per la cena che dovevano fare il 4 dicembre (sala diversa dalla proiezione). Un altro doppio plauso a loro.
Chi decide di proiettare
“israele, IL CANCRO”, nella maggior parte dei casi paga la
scelta. Durante le proiezioni mi sento quasi sempre dire “questo
film deve girare, devono vederlo più persone possibili”. Si,
certo...... Nell'ultimo mese sono stata contattata da una decina di
città, sparite nel nulla. Ed il bello che quando mi contattano
sembra una cosa già organizzata........ almeno, richiamare per dire
“scusa, non lo facciamo più per questo motivo....”. No, nulla,
spariti nell'aria.
Ma, aldilà di questo,
che è veramente un aspetto minore.... mi sono resa conto che quasi
nessuno ha letto quello che ho scritto in questi due anni. Si mette
“mi piace”, così, alla cazzo. Sapete da cosa me ne sono accorta?
Dal fatto che quando parlo con qualcuno che mi ha seguito o mi
conosce e mi fa domande, sono domande su concetti superati da fiumi
di concetti che avevo già scritto.
Ergo: tutto quello che ho
scritto per due anni è lavoro INUTILE perchè pochissimi, ma
veramente pochissimi, leggono. Quindi, quando voi mi scrivete che è
importante informare... mi chiedo esattamente di cosa state parlando.
E su questo aspetto non mi riferisco solo a ciò che ho scritto io,
ma se rileggo quello che ha scritto Paolo Barnard sulla Palestina,
era lì, è sempre stato lì, scritto. Manco quello viene letto. E
come per Barnard, altri. Oppure mi risponderete che avete letto...
allora, scusate, se avete letto, il problema è davvero che non si
riesce a fare 2 + 2. Il che è peggio.
Su questo riesco a
parlarne davvero con pochissime persone. Con chi ha vissuto con me in
Palestina e ci arrovelliamo su come fare.... continua a dirmi
“lascia stare, non possono capire”. Eh vabbè cazzo, ma se la
realtà è che non si legge, se si legge non si capisce e se si
capisce non si fa una determinata scelta... scusate, ma qual'è
allora lo scopo di star qui a PAGARE sulla pelle?
Ora, davanti a
quest'ultima frase, sono certa, che saltano fuori i “capisci tutto
tu, non ci se solo tu, individualista, egocentrica”. Dite il cazzo
che volete, tanto a me e alle vittime non cambia assolutamente nulla.
E dite il cazzo che volete perchè ho imparato in Palestina a
riconoscere con chi sto parlando: soldati, servizi, protagonisti,
sfruttatori della sofferenza e anche quelli buoni.
E ora arriviamo al
“prezzo”: sono bruciata, finita. Persone che cercano di evitarmi,
che spariscono, oltre al fatto che già è difficilissimo trovare
lavoro, figuriamoci per me, che inseriscono il nome in Google e
apriti o cielo per cosa esce.....Ecco, senza una famiglia, senza una
casa, senza un lavoro e senza i soldi per comperare il pane che voi
mi scrivete e mi dite “quando organizzi la proiezione del film
nella mia città?”. Ooooooooohhhhh!!!???
L'avevo messo in conto,
ho scelto di sacrificare la mia vita e sono anche fortunata perchè
sono ancora qui, viva e posso dire “si-no-vaffaculo”. I martiri
no, i martiri non possono più essere qui a mandare a fare in culo.
Ieri gli israeliani hanno
ammazzato un bambino di 15 anni a Betlemme ed una ragazza che andava
a scuola di Nablus (c'è il video in rete che i soldati le tirano il
coltello vicino per poter dire che voleva accoltellare). La
conoscevo. Così come conosco Wael, Jihad, Abud, Fadel e tanti altri
che ora sono su quei letti di ferro, dentro a quelle celle, dove ti
sbattono le porte per darti fastidio, dove devi pisciare, mangiare,
dormire, fumare quando lo decidono i nazisti israeliani. Ed io apro
facebook e vedo che cadete nei teatrini della propaganda, che non si
fa 2+2 perchè non si è letto o non si è capito e per di più il
film che rischia di non girare quando mi dite che “deve esser
visto”. Non ho postato le foto dei due giovani martiri di ieri, né
ne ho dato notizia proprio per tutto quello che ho scritto qui: è
INUTILE, anzi, forse sono io che farei parte di teatrini se
continuassi così.
Concludo: a Parma mi
hanno chiesto quali progetti ho per il futuro. Non lo so,
sinceramente non lo so perchè non so come vivrò. Ho i sogni, avrei
voluto fare un film decisivo che ho in mente, ma pezze al culo a
parte, credo sia inutile farlo e non sarebbe prodotto da israele come
i film, invece, che stanno girando. Quindi farebbe la solita fatica
ad essere visto.
Grazie ai pochi,
pochissimi, che ci sono ancora a sorridere e a lottare (veramente,
non per finta).
Plauso ad israele, non
ha nemmeno bisogno di mandarci l'isis.
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