Continuo a vedere post e
a sentire un termine riguardante questo momento in Palestina:
“Intifada”.
L'ho detto più volte che
anch'io mi auguro sia un'intifada e non la fine della Palestina o
qualcos'altro. Così continuo a parlarne con i palestinesi che lo
stanno vivendo questo momento e tutti mi rispondono che non è
l'intifada.
In fondo l'ho scritto più
volte che per avere la terza intifada (quarta per Nablus) la rivolta
doveva iniziare prima verso l'ANP e poi verso israele.
Ci sono solo due luoghi
che in questo momento lo stanno facendo e sono i campi profughi di
Betlemme ed Al Kahlil. Le rivolte sono, infatti, verso l'ANP e verso
israele.
Tutte le altre zone
stanno reagendo in un modo diverso: gli episodi di rivolta/resistenza
sono volate dei singoli. Gli shebab tutti compatti, invece, sono
rapiti dalla polizia palestinese che (così mi dicono) sta prendendo
tutti gli shebab, soprattutto dall'università di Birzeit e di
Nablus.
In più mettiamoci anche
il gran numero di rapimenti da parte israeliana. Risultato: questa è
una botta colossale alla Palestina.
L'ANP vuole che gli
episodi di “reazione” si plachino, quindi ha parlato con tutti i
partiti e ha ordinato di non dare appoggio agli shebab.
Non che prima l'ANP
supportasse i palestinesi/shebab, manco una bottiglietta d'acqua ha
mai dato. Questa però è un'ulteriore blocco alla Resistenza. Ho
saputo che la prigione palestinese di Jneid a Nablus è piena......
Onore a voi shebab e
capisco quando mi dicevate “sei più palestinese di tanti
palestinesi”. Sulle vostre pietre, scriveteci pure anche il mio
nome.
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