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domenica 25 ottobre 2015

AHIAIAI ABU MAZEN.....



Continuo a vedere post e a sentire un termine riguardante questo momento in Palestina: “Intifada”.
L'ho detto più volte che anch'io mi auguro sia un'intifada e non la fine della Palestina o qualcos'altro. Così continuo a parlarne con i palestinesi che lo stanno vivendo questo momento e tutti mi rispondono che non è l'intifada.
In fondo l'ho scritto più volte che per avere la terza intifada (quarta per Nablus) la rivolta doveva iniziare prima verso l'ANP e poi verso israele.
Ci sono solo due luoghi che in questo momento lo stanno facendo e sono i campi profughi di Betlemme ed Al Kahlil. Le rivolte sono, infatti, verso l'ANP e verso israele.
Tutte le altre zone stanno reagendo in un modo diverso: gli episodi di rivolta/resistenza sono volate dei singoli. Gli shebab tutti compatti, invece, sono rapiti dalla polizia palestinese che (così mi dicono) sta prendendo tutti gli shebab, soprattutto dall'università di Birzeit e di Nablus.
In più mettiamoci anche il gran numero di rapimenti da parte israeliana. Risultato: questa è una botta colossale alla Palestina.
L'ANP vuole che gli episodi di “reazione” si plachino, quindi ha parlato con tutti i partiti e ha ordinato di non dare appoggio agli shebab.
Non che prima l'ANP supportasse i palestinesi/shebab, manco una bottiglietta d'acqua ha mai dato. Questa però è un'ulteriore blocco alla Resistenza. Ho saputo che la prigione palestinese di Jneid a Nablus è piena......


Onore a voi shebab e capisco quando mi dicevate “sei più palestinese di tanti palestinesi”. Sulle vostre pietre, scriveteci pure anche il mio nome.

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