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giovedì 16 aprile 2015

GIORNATA PER I PRIGIONIERI POLITICI AD OFER: GLI SHEBAB SCACCIANO I POLITICANTI




Mi dispiace (ma anche no), ma io devo sempre scrivere la verità. Quindi racconto cos'è successo oggi ad Ofer.

La giornata a solidarietà dei prigionieri politici palestinesi è domani, venerdì 17, ma i “comitati popolari non violenti” hanno pensato bene di organizzare la manifestazione oggi, così domani non si orta via gente e luce alle manifestazioni non violente del venerdì. Chiaramente la manifestazione l'hanno organizzata ad Ofer, dove gli shebab locali stanno lì tutti i giorni a scontrarsi con i soldati senza “riflettori” e senza una cazzo di ambulanza. Ok...io amo gli shebab liberi che ci sono ad Ofer e oggi ho avuto conferma di quanto sono grandi.
Sono arrivata quando la marcia era già iniziata..scendo dal service e mi incammino verso la prigione, ma in senso contrario camminano i “politicanti”... Ops!
Allora gli chiedo “beh? Dove andate? Non c'è la manifestazione?”. Mi rispondono senza risposta, un po' balbettando. Io sorrido perchè sapevo che sarebbe successo.....
Siccome i politicanti convocano queste marce per farsi fare cinquantamila foto dai media, poi quando i sodati iniziano a sparare se la danno a gambe e rimangono gli shebab a farsi sparare o rapire; oggi gli shebab di Ofer non hanno fatto arrivare i politicanti davanti alla prigione.
Quando il corteo stava marciando in direzione prigione, gli shebab sono scesi dalla collina e hanno iniziato a tirare con le slin shot ai soldati, che ovviamente hanno risposto sparando gas e rubber bullet. Così il corteo dei politicanti si è fermato, si è girato e con le ali ai piedi se ne è andato. Anche mentre lo scrivo ho il sorriso.
Oggi ero lì con la giacca fluorescente con scritto “press” e la mia telecamera grande, quindi mi metto vicino al gruppo dei giornalisti, davanti.
Avanzano i soldati con le jeeps, ma io non corro, tanto sono lì come “stampa”....
Arretro camminando, assieme ad altri due giornalisti e un paramedico. Gli altri 3 hanno la maschera antigas. Sulla collina davanti a noi è spuntato un gruppo di 5 soldati (per la precisione la border police). Ci vede, stiamo camminando per i cazzi nostri, e cosa fanno? Ci sparano diretti 4 bussolotti di gas lacrimogeni. Figli di troia.
Non posso andare avanti perchè ci sono i soldati e non posso andare indietro perchè c'è il gas. Inizio a soffocare. Fortuna che c'era lì il paramedico e mi soccorre.
Tutto poi si sposta sulla collina. Passano le ore senza molte reazioni se non il gas. All'improvviso, sparano proiettili veri (too-too) agli shebab. Subito un ferito alla gamba, poi uno alla faccia. Il proiettile gli entra da sotto alla gola e gli esce dallo zigomo, temiamo il martire.....
Mentre li soccorrono per portarli su dalla collina, i soldati sparano centinaia di gas soffocando tutti, uno in modo grave, e anche i soccorsi.
I due feriti vengono portati al Ramallah Hospital. Quello ferito in faccia sopravvive, è stato fortunato.
Si ritorna sulla collina, continuano a star lì sotto i soldati e suonano il clacson delle jeeps per provocare gli shebab a tirare le pietre.
Un paramedico scende e alza il bracci destro, oltre ad essere vestito da paramedico, ma per farsi vedere ancora di più dai soldati. Loro gli rispondono con un bussolotto diretto di gas.
Devo tornare a Nabus, quindi mi metto in viaggio.
Gli scontri ad Ofer continuano sempre fino alla sera e poco fa si sono conclusi con altri 4 feriti da proiettili alle gambe.
Nel frattempo lo shebab ferito alla faccia torna ad Ofer “cos'è è già finita oggi? Io sono tornato”.


Spero che raccontandovi i fatti riusciate a cogliere da soli la differenza fra i politicanti (che se la danno a gambe, ma trovate le notizie piene con le loro foto) e i lottatori (che tornano negli scontri anche dopo che gli hanno sparato un proiettile in testa).


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