lunedì 18 luglio 2016

IL TUO POSTO NEL “MONDO”



Gli ultimi fatti in Turchia mi hanno fatto nascere un ragionamento non su quello che è accaduto, ma su come reagisce la società.
Accade un fatto, i media lo divulgano con mille filtri a seconda dell'appartenenza politica, il pubblico prende la notizia e ha la sua posizione. E fin qui...
Ciò però che è grave è che mi sono accorta è che i “social” fanno sì che ognuno abbia un suo posto nel mondo, ovvero....
Ti sta a cuore l'uccisione dei delfini, hai le tue pagine, i tuoi followers, i tuoi commenti, il tuo spazio entro il quale graviti. Ti sta a cuore la Palestina? Hai le tue pagine, i tuoi followers, i tuoi commenti, il tuo spazio. E dentro a quello spazio dai le tue energie, e lo spazio stesso ti fa credere in progressi tramite iniziative e/o discussioni. Intanto tutto intorno a te prosegue, e magari cambia, ma tu non te ne accorgi fino a quando (in certi casi) nasce in te un altro interesse e ti trovi un altro “spazio” nel quale navigare ed “essere”.
Questo fa si che in ogni contatto con l'esterno al tuo spazio dove esisti, tu continui a portare avanti la tua posizione/interesse, anche con fette di salame sugli occhi negando evidenze oggettive.
Un esempio il golpe in Turchia....
Ci sono state delle teatralità oggettive (come la foto divulgata in primis che era falsa); ci sono state delle realtà (come i turchi scesi effettivamente per le strade a sostenere Erdogan); e c'è stato un epilogo (che reputo temporaneo). Ma, nei social ognuno interpreta i fatti a seconda della sua posizione/interesse e ne fa uso e consumo.
Discorsi su wahabiti e sunniti, discorsi sulla democrazia, discorsi sui curdi.. Ok, ma davanti a tutto questo c'è il solo ed unico discorso: “sono mostri ed è solo un gioco di chi ha il potere, ci sono mostri più piccoli e mostri più grandi, ma sempre mostri sono”.

Gravitare nel proprio “spazio”.....quello spazio lì è stato creato proprio dai mostri per far perdere la capacità di analisi e la lucidità.

1 commento:

  1. ho sempre pensato che la nasciata di questi (a)social, l'immissione di droghe nei sistemi (operazione blue moon) sia frutto di un disegno che tende ad allontanarci sempre più per evitare focolai di rivoluzione... basti pensare al momento storico ..mai più di oggi ci sarebbe una rivoluzione popolare.. ma abbiamo tutte le medicine per stare zitti..

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