mercoledì 29 giugno 2016

MOSTRI


Sono dei mostri che uccidono la bellezza..... sono sempre gli stessi, si riconoscono (sembra il film dell'invasione dei bacelli e mi piacerebbe che fosse solo così).
Avevo già raccontato la storia di Gigi.. qui.. https://www.youtube.com/watch?v=7t3W2t-7994 e che mi misi davanti alla sua “casa” per fermare le ruspe. Gigi è, da allora, senza casa; è un uomo dolce di circa 60 anni. Gigi, ha assemblato una bicicletta e me l'ha regalata. Questo è Gigi, questo è essere umani, la bellezza.


Nel frattempo, in questi giorni, sono arrivati i mostri a completare la loro opera di distruzione. Stanno demolendo tutto: la palazzina che poteva essere una casa (e che forze lo era già da chi casa non ne ha) i capannoni dove le Fucine Vulcaniche hanno creato arte donando a Bologna la bellezza. Ci faranno un centro commerciale.


Gigi si è unito ad altri amici sotto al ponte di Via Libia e hanno dato vita ad una ciclo officina. Quindi, ve lo dico, se volete trovare umanità, bellezza, e farvi una bicicletta o farvi aggiustare la vostra; questo è il posto giusto.
Delle immagini che riportano questa vergogna di storia bolognese che dire? “Faranno il deserto e lo chiameranno Pace (euro)”.
King Sion is in your city and you don't know!

lunedì 20 giugno 2016

A MARIARCA TERRACCIANO




C'era un gran tensione sabato sotto al ponte di Via Libia a Bologna, che poi si è trasformata in commozione. Abbiamo onorato Mariarca Terracciano e per noi tutti che abbiamo partecipato è stato un onore.
Un Donna eroe che ha usato quello che aveva, il suo corpo e la sua mente, con strategia per ribadire il diritto al salario lavorativo. Salasso di sangue e sciopero della fame, ha sacrificato la sua vita lottando per la vita.
RosaeKhan sculture di Giulietta Grimaldi è entrata nello spirito giusto per eseguire la statua in suo omaggio. Quando l'abbiamo scoperta dal lenzuolo bianco, un silenzio di commozione spontaneo.
La lettura delle poesie da parte di Sabina Macchiavelli ha rotto il silenzio. Ne è seguito il concerto di “Canti Nudi” e le performance mozzafiato del violino di Fulvio Renzi.
Sotto al ponte di Via Libia, è questo che siamo riusciti a fare, con onore. Sono passati 6 anni dalla sua morte e in Italia pochissimi sanno chi è Mariarca Terracciano. Non è un caso...
Svergognare i sindacati, le lobby di stipendiati e di chi lucra sulla pelle delle persone, da sola. E' una Donna, solo un Donna, ma è martire, eroe.
In questi giorni molti mi hanno contattata volendo informazioni e forse in altre città si onorerà Mariarca. Bene, lo spirito doveva essere anche questo.
In molti, altresì, mi hanno motivato la loro assenza.... Non dovete motivare a me, ma alla vostra coscienza.
Abbiamo consegnato la statua al marito di Mariarca, che la porterà a Napoli ai suoi figli. Grazie Michele, per esserci stato. Che i nostri abbracci ti aiutino a sopportare l'assenza di una donna straordinaria, tua moglie Mariarca; il mio sindacato.


BREVE VIDEO DELL'EVENTO: 

domenica 12 giugno 2016

UN ANNO FA



Un anno fa oggi gli israeliani attaccavano il taxi sul quale mi trovavo vicino a Nablus, in corsa, e mi RAPIVANO. La loro frase “non sei in arresto, ma devi venire con noi” mi è stata ripetuta da quel momento fino a quando mi misero il culo sull'aereo dieci giorni dopo, deportandomi.
Dieci giorni di Resistenza in quelle prigioni, per la metà in isolamento con trattamento da prigioniero politico. Giorni nei quali digiunavo per chiedere alla Farnesina di essere usata come esca per il rilascio dei 350 bambini palestinesi (numero di allora) presi da israele.
Dieci giorni nei quali dovevo fare i conti con il fatto di “aver perso tutto”, la mia casa, i miei poster sulle pareti, i miei amici/compagni. E che essendo deportata e loro palestinesi, quindi impossibilitati da israele nell'uscire dalla Palestina; non li avrei mai più riabbracciati.
Sfogavo la mia rabbia sputando sulle bandiere israeliane nei corridoi della prigione o urlando “il mondo saprà la verità, che questa è la Palestina”; ma, poca roba.
E' passato un anno, dovrei fare il triste bilancio dei “free Sam” che non esistono, del fatto che tornando qui viva mi hanno di fatto martirizzata in una società così. Del fatto che tutto ciò è stata un'ovvia conseguenza nello schierarsi veramente con gli oppressi e di altra conseguenza, che diventi un oppresso anche tu che ti schieri.
Due giorni fa, mentre facevo delle riprese qui a Bologna con delle persone che sapevano benissimo chi ero, mi sono trovata davanti ad un ragazzino vestito da soldato nazista israeliano. Gli altri hanno cercato di sdrammatizzare.... un cazzo. Me ne sono andata e lì non mi vedranno più. La coerenza è una roba che non più in questo cazzo di mondo. Non per me, ma bisogna scegliere da che parte stare e la scelta è semplice: o con gli oppressi o con gli oppressori. Non è che per difendere i palestinesi sto con chi picchia le donne o per difendere gli animali sto con i fascisti e così via...Ho scelto, pago le conseguenze, ma al tempo stesso...sono ancora qui, non ho perso le gambe, né le braccia, né gli occhi, né le dita per scrivere. Poteva accadere e la mia vita sarebbe stata molto peggio.
Quando incontri il mostro è così che inizi a ragionare... danno 20 mesi di detenzione? Beh, meglio che 5 anni... Ti hanno sparato, rapita, torturata, deportata? Beh..sei ancora viva....
Per puro caso, una settimana fa ho riavuto alcune cose mie dalla Palestina... un anno dopo.. Una borsa fatta a mano da una mamma di un bambino prigioniero, la targa di quando mi hanno sparato e una pietra dalla Terra di Palestina.
E' ovvio che oggi più che mai, toccando quella pietra ed annusandola, piango. Sono ancora umana seppur con il cuore bruciato da israele....e sono stanca, molto stanca, soprattutto di essere sola. Ma, come dicevo nel film, è un tunnel, non hai bivi, non si torna indietro.


sabato 11 giugno 2016

Per Mariarca Terracciano

18 giugno alle ore 18,00 sotto al ponte di via Libia 72c a Bologna.
Con la partecipazione straordinaria di Fulvio Renzi al violino.




mercoledì 8 giugno 2016

NON ANDATE IN SALENTO






A due giorni dall'evento a Martano, Salento, la tensione si era alzata in diversi di noi.... Pensavo che dopo la diffida dell'Anpi nazionale e le pressioni sull'amministrazione comunale, la proiezione del film non ci sarebbe stata. I primi due giorni nel Salento sono stati per conoscere questa terra di una bellezza mozzafiato. Sembra la Palestina, ma con il mare che mi mancava tanto. Ma la bellezza di questo mare è passata in secondo piano quando penso a ciò che ho visto/vissuto... Ve lo racconto..
Martano era stata, appunto, diffidata dal proiettare il film e c'erano state pesanti pressioni....
Eppure il Comitato di solidarietà ai popoli oppressi non ha battuto ciglio. Ed è così che nella piazza principale di Martano, in una sala comunale, si è proiettato il film. Sala piena.
Ed è così che nella piazza principale di Martano sventolavano le bandiere palestinesi ed allestita mostra fotografica che metteva vicine le immagini dei campi di concentramento nazisti con le immagini dell'odierna Palestina.
Ed è così che lo storico Ippazio Luceri ed io parlavamo di Palestina con un pubblico incazzato per il comportamento dell'Anpi.
Ed è così che in quella sala, quella sera, ho ritrovato i PARTIGIANI, con tutta la loro lucidità e forza.
Serata successiva a Lecce, presso la libreria anarchica Farenheit, anche qui sala piena e persone che mi hanno ri invitato a fare le proiezioni.
5 giorni nel Salento con questo successo, non mio, ma della lotta e della Resistenza. Ed in questi 5 giorni, ho viaggiato su e giù per il Salento con una mia Compagna, Emanuela. Con i discorsi fra donne, con le emozioni dei ricordi, con lo scambio umano di ricchezza interna.
E' difficile venire via da un luogo così, immagino come sia difficile doverlo abbandonare per chi c'è nato. Mi piacerebbe che i giovani non lo facessero, che non pensassero a quello che gli manca, ma a quello che hanno. Avete il Salento da difendere, avete i coloni da buttar fuori, avete la ricchezza d'umanità.

Ecco, a proposito di difesa.. dopo questo articolo, vi prego, voi che leggete... non andate in Salento, non invadetelo. Il Salento dev'essere per chi se lo merita.


mercoledì 1 giugno 2016

PALESTINA:LA RIVOLUZIONE DALLA PUGLIA



Sta accadendo questo, anche se giornali e facebook non ne parlano..... e io ne sono coinvolta.
E' per me un onore essere coinvolta in un fatto rivoluzionario, in un “fatto di partigiani”.
Sto per raggiungere la Puglia per la proiezione a Martano di “israele, IL CANCRO”, da questo gruppo di compagni (termine che non uso mai, se non veramente) che sta scrivendo la Storia. Ora ve la racconto..
Quando alcuni giorni fa ho pubblicato la notizia che ci sarebbe stata la proiezione del mio film “israele, IL CANCRO” in Puglia, su facebook, c'è stata da subito la divulgazione da parte dell'hasbara sionista con termini “antisemita, nazista, etc.etc.”. Questo sarebbe già oggetto di denuncia per diffamazione. Tutti quanti hanno visto il film e mi seguono sanno la verità sul film e sulla mia lotta per i diritti umani, che per me la pietà non è selettiva, etc.etc..
Sapevo che la location scelta dagli organizzatori avrebbe causato un incidente politico, perchè il gruppo organizzativo era la sede dell'Anpi di Martano. Non pensavo così però.
Parrebbe che il gruppo Anpi di Martano, Puglia, SIA STATO DIFFIDATO dall'Anpi nazionale tramite il Ministero dell'Interno di fare l'evento a favore dei diritti umani. Conseguenza: IL GRUPPO ANPI DI MARTANO HA STRACCIATO LE TESSERE E L'ANPI DI MARTANO NON ESISTE PIU'.
Altresì, parrebbe che si sia disturbato Emanuele Fiano a far pressioni sul Sindaco di Martano per non far fare l'evento nel paese di Martano.
Quanto sta accadendo da una speranza enorme, la speranza PARTIGIANA.
A questo punto non ha nemmeno più importanza che si proietti il film o no (anche se la proiezione ci sarà comunque, è anche per questo che hanno stracciato le tessere). Ciò che conta in questo fatto è che i nazisti non vogliono che la verità sullo Stato più terrorista al mondo, israele, venga divulgata; MA SOPRATTUTTO il gesto dei compagni di Martano ha stracciato il loro attacco rendendolo vano e scrivendo la storia.
Qualcuno dei compagni si è chiesto “come mai tanta violenza per un film”... E qualcun altro mi ha fatto riflettere sul fatto che il film è uscito in Italia il 18 aprile e ha fatto presentazioni senza alcun problema fino a giugno. Poi, però, io sono stata sparata/rapita/deportata e ho iniziato ad essere presente alle proiezioni, parlando e raccontando... e lì, sono iniziati gli atti nazisti per vietarne la proiezione. Quindi, il problema potrebbe non essere il film....
Aldilà di quest'ultimo aspetto personale, ripeto, ciò che conta, è ciò che sta accadendo.
Compagni di Martano, è per me un onore conoscervi ed essere al vostro fianco per difendere i diritti umani, augurandomi che il vostro gesto sia solo l'inizio per tutti coloro che difendono la Memoria Partigiana, la Storia, la Resistenza; vi ringrazio per esservi sacrificati davanti al nazismo per tutti noi. Sono certa che saranno in molti a voler essere al vostro fianco. I nostri nonni che nascondevano gli ebrei in cantina per salvarli dai nazisti, questa volta, almeno questa volta, non sono morti inutilmente e sono orgogliosi che stiamo cercando di salvare i palestinesi.