giovedì 23 ottobre 2014

LA SPERANZA


Ieri buona parte di Al Quds (Gerusalemme) è insorta per difendersi. Sì, è così e sapete da dove è evidente che è così? Perchè gli shebab tirano pietre e fuochi d'artificio a israele che ha ogni tipo di arma e uccide, ma soprattutto.... vogliamo contare quanti moti ci sono? I numeri non mentono, possono mentire se manipolati, certo, è già successo nella storia. Ma, se in uno scontro vi passano la notizia “scontri fra i terroristi palestinesi e il democratico israele, risultato: 3 morti palestinesi, nessuno fra gli israeliani” e così ogni giorno.. Scusate...ma si capisce chi sono le vittime, no? Altro aspetto FONDAMENTALE: ci sono 7000 Palestinesi prigionieri di israele. Quanti israeliani ci sono nelle mani dei Palestinesi? Zero. Queste cose le dico per chi non ha la possibilità di venire qui e vedere i checkpoint e cosa succede in quei luoghi, per chi non può venire qui e vedere cos'è il muro dell'apartheid e per vedere cosa succede ogni giorno, con i coloni, che possono sparare a chiunque per “difendersi”. Difendersi da che cosa? Da uno che li manda a fare in culo?
Ma ci pensate, se voi mentre state camminando per andare al supermercato o al lavoro o a scuola incontrate esseri che sono liberi di spararvi perchè non vi vogliono? Qui è così. Israele ha il mondo in mano, può fare il cazzo che vuole. Nessuno lo ferma.
Breve introduzione a parte..ieri è stata un'alta giornata emblema dell'ingiustizia e di ciò che ho appena detto.
Un ragazzo va con la sua auto contro i coloni israeliani fermi alla fermata dell'autobus. C'è il video dell'incidente ed è difficile stabilire da quelle immagini se si sia appositamente lanciato contro i coloni o se abbia perso il controllo dell'auto. Appunto...è difficile da capire, ma il democratico israele reagisce così: i coloni non feriti tirano giù con le mani il ragazzo dall'auto e gli sparano. Nel video il ragazzo è per terra che si muove e parla e un colono gli punta la pistola in faccia. Cioè...hanno già eseguito la condanna e deciso che è un terrorista, così...
Nel video poi si vede che il ragazzo viene portato all'ospedale e da lì in poi...ecco il mostro che fa.. impedisce ai parenti di entrare in ospedale per vedere come sta, ufficialmente lo stanno operando, ma poche ore dopo viene data la notizia che è morto. Eppure quand'era per terra non era una ferita da morte...
Immediatamente i media internazionali si affrettano a dare la notizia che c'è stato un attentato terroristico a Gerusalemme.
Non voglio parlare ora di Ines, 5 anni, dopo..ne parlerò dopo perchè ieri sera ho avuto un dejavù su questa storia e voglio raccontarvelo.
Un mese fa nella prigione di Al Kahlil muore un prigioniero e israele non fornisce la ragione della morte. Insorge Al Kahlil e il club dei prigionieri fa pressioni. Esce la verità: è stato torturato a tal punto che è morto per le ferite inflitte in testa.
Ora, sapete perchè era in prigione quell'uomo? Un giorno con la sua auto ha investito una colona. E' rimasta ferita. Non si è fermato in quel momento perchè aveva paura di essere ucciso dai coloni (così com'è successo a Gerusalemme). Scoprì poi nei giorni successivi che nessuno l'aveva visto. Nessuno, solo la sua coscienza. E' padre di due figli e per la sua coscienza va dagli israeliani e dice “c'è stato un incidente, sono stato io, voglio costituirmi”. Viene messo in prigione e.....viene ucciso.
Due settimane fa un bambino di 13 anni a Ramallah sta giocando a pallone con i suoi amici. Un cecchino israeliano lo mira alla schiena, gli spara e lo uccide colpendolo al cuore. Quattro giorni fa in un villaggio sulla strada Nablus-Ramallah i bambini escono da scuola. Arriva un colono con la sua auto e investe due bambine una di 5 e una di 7. Una volta che le ha investite, mette la retromarcia e le investe di nuovo, poi scappa. La bambina di 5 anni, Ines, muore. Segue il silenzio...
Ecco, ora vorrei che ci fermassimo a pensare una cosa, molto importante: non è accaduto ora. E' accaduto cent'anni fa e quasi tutti i giorni, in Palestina.
Questi sono i fatti, no voglio fare riflessioni, solo una: non c'è speranza perchè è lì da dove mi leggete che è stata tolta la speranza. Questo però non significa che non si debba decidere da che parte stare, se dalla parte dei nazisti o dalla parte delle vittime. Si sceglie per la propria coscienza in primis (come il martire di Al Kahlil che si è consegnato a loro e sapeva benissimo a chi si consegnava), ma si sceglie anche per abbiamo tutti la responsabilità delle vite altrui, dei diritti umani. Nessuno è esente. E quando si sceglie si lotta con tutte le forze, si fa di tutto. Fosse anche solo una vittima, fosse anche una bambina sola di 5 anni.
Scrivetela voi la verità, sui muri, sugli scontrini della spesa, sui volantini, sulle pagine bianche dei libri di scuola, sulle pareti in plastica delle pensiline degli autobus, nei cessi degli autogrill. Scrivetela dove e in qualunque posto potete. Anche nel mondo virtuale di internet. Scrivete ed urlate la verità. Fatelo pur consapevoli che non c'è speranza, ma c'è coscienza. Date la coscienza a chi non ce l'ha affinchè non sia complice. Fate esistere: Ines, tutti gli uccisi, i 7000 prigionieri politici, i crimini di israele.


Un'ultima cosa: ai media italiani e a chi governa quella cloaca che è l'Italia....io con voi non parlo, così come non parlo con i soldati che ci sparano addosso. Voi avete ucciso Ines, e tutto il popolo Palestinese. Voi, sionisti. A voi auguro di non incontrare mai il mio sguardo.

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