domenica 31 agosto 2014

7000 PRIGIONIERI IN MANO AI NAZISTI



Questo report lo scrivo senza pubblicare il nome dell'intervistato per garantirne l'incolumità e per poter scrivere tutto quello che mi ha detto, anche a telecamera spenta.

Raed lavora per i diritti dei prigionieri politici Palestinesi. L'avevo già incontrato durante lo sciopero della fame di 52 giorni terminato a giugno. Non era stato uno sciopero generico sui diritti dei prigionieri politici in Palestina, ma con l'obbiettivo di fermare la detenzione amministrativa.
Israele tiene in prigione tramite la detenzione amministrativa (cioè senza accusa, senza processo) più di duemila persone. Quando dichiararono che interrompevano il processo non capimmo il perchè. Dopo c'è stato tutto il periodo che iniziò con i 3 coloni rapiti e poi Gaza.... E i prigionieri? Dimenticati.

“Durante lo sciopero della fame, fatto con acqua e sale, erano 5000. Ora i prigionieri politici sono 7000, dei quali 500 bambini.Sono un aspetto molto importante in Palestina, nella sola Gerusalemme dopo che i coloni hanno ucciso (bruciandolo) il bambino Mohammed, hanno arrestato 700 persone. Tutte senza accusa. Ci auguriamo che in questi negoziati in Egitto si ottenga che vengano liberati tutti i prigionieri politici” Così inizia Raed....
“A Gerusalemme alcuni dei Palestinesi arrestati hanno il passaporto israeliano, non come il resto della West Bank. Quindi, in questi casi, le condanne sono diverse anche se il trattamento in prigione è lo stesso.”
A questo punto mi soffermo sul numero e faccio un ragionamento con Raed... Se prima dell'attacco di Gaza, erano 5000 e ora ce ne sono 2000 in più (7000) e nei negoziati in Egitto stanno parlando di liberarne 2000, non torniamo allo stesso numero del punto d'inizio? Raed mi risponde che infatti fino a quando non saranno liberati tutti i prigionieri il problema rimane e comunque negli ultimi arresti ci sono prigionieri che erano stati rilasciati con la vicenda di “shalid” e ora sono stati imprigionati ancora.
Attualmente ci sono 400 prigionieri in detenzione amministrativa (fra di essi c'è anche il Dott. Yousef di Nablus, a Megiddo). Quindi, anche se hanno fatto lo sciopero della fame per fermare la detenzione amministrativa, hanno continuato ad applicarla. Durante l'attacco su Gaza ai prigionieri politici di Hamas sono state vietate le visite con l'esterno e anche fra prigionieri (solamente andare in un alta cella per parlare con qualcuno..). I prigionieri vengono trasferiti di prigione in pessimo stato, scalzi. Vengono fatti raid interni alle celle e i soldati israeliani gli portano via tutto quello che trovano. Tutte punizioni..

“credo che i prossimi giorni saranno molto tesi per i prigionieri.....” “molto probabilmente riprenderanno lo sciopero della fame”.

Allora mi scappa una domanda : “scusami, ma perchè si sono fermati con lo sciopero della fame?”
E Raed mi dice che per le condizioni fisiche non potevano continuare....
M insisto “ok, ma in quel momento un cambio per continuare la protesta ci poteva stare, ma perchè fermarsi dopo 52 giorni senza aver nulla in mano?”

“era un periodo molto complicato, avevano rapito i 3 coloni..non era il momento di continuare...”

Ci ritorno sulla domanda, ma a telecamera spenta e gli faccio notare che mi ricordo di quel giorno quando annunciarono lo stop dello sciopero, era mercoledì sera. La notizia che i 3 coloni erano spariti è stata due giorni dopo, il venerdì....

E qui arriva la seconda rivelazione... “c'erano molti motivi, ma Hamas ordinò ai prigionieri di interrompere lo sciopero della fame”.

Attenzione...:
  • Hamas “ORDINA”quindi significa che se è stato ascoltato per la fine, forse era anche coinvolto fin dall'inizio nello sciopero della fame e non solo come partecipante.
  • Ritorno alla dichiarazione del leader di Hamas di qualche giorno fa.... che mi ha fatto incazzare e che diceva che alcuni attivisti di Hamas avevano rapito i 3 coloni.
  • Passo successivo..Gaza e i negoziati che vengono condotti da Hamas.
  • Ultima foto:Hamas che festeggia in Palestina per la vittoria (che in realtà non c'è)

Mesi fa, quando sparirono i 3 coloni, avevo ipotizzato che fosse stata la Resistenza come passaggio di testimone alla protesta dei prigionieri. Oggi mi è stato quasi confermato. Vedremo se i prigionieri politici riprenderanno lo sciopero della fame, ma mi preme ribadire che dopo tutti questi passaggi che vi ho riassunto qui sopra, nulla è cambiato. Ci sono ancora, anzi sono di più, 7000 prigionieri politici Palestinesi e la West Bank continua a vivere sotto occupazione militare nazista. Il muro, i checkpoint, i rifugiati, gli insediamenti, i prigionieri politici.


Nessun commento:

Posta un commento