mercoledì 8 maggio 2013

DIAOLOGO FRA ME E ME IN UNA SERATA

-“Dì, ma ci pensi? Che se qualche piccolo imprenditore del litorale, di quelli che si lamentano per le scelte della politica, di quelli che non riescono più a lavorare… avesse capito che lo zoo lo riguardava, che riguardava la sua economia… che in realtà lo zoo fa parte di un disegno più grande e che cancellerà loro, forse oggi gli animali non sarebbero prigionieri?”
-“Si, ci penso, ci penso tutti i giorni”
- “Dì, ma ci pensi? Che se tutti sti attivisti che puntano il dito contro fochi fatui, come Berlusconi, Bossi, Gelmini… se solo avessero capito che erano fochi fatui per non fargli capire chi sono i veri colpevoli e che sono gli stessi che imprigionano esseri innocenti, che non gli hanno fatto nulla, li imprigionano per tutta la vita. Forse, avrebbero capito che chi è pronto a imprigionare esseri innocenti figurati quante botte darà agli studenti incazzati, ai disoccupati, ai senza tetto… “
- “si, ci penso, ci penso tutti i giorni”
- “Dì, ma ci pensi? Che nessun giornalista ti ha chiesto e si è chiesto come mai un anno fa hai cambiato avvocato ?”
- “ Si, ci penso, ci penso tutti i giorni”
- “Dì, ma ci pensi? Che nessuno ha chiesto all’avvocato perché non fu chiesta la sospensiva, ai lavori, in Tribunale che il TAR c’avrebbe messo 3 anni per discutere il ricorso e loro nel frattempo avevano tutto il tempo di costruirlo lo zoo e a cosa fatta, sarebbe stato impossibile farlo chiudere?”
- “Si, ci penso, ci penso tutti i giorni.”
- “Dì, ma ci pensi ? Che anche tu hai capito troppo tardi che questa battaglia dovevi iniziarla dalla fine e non segnalando ai colpevoli chi erano i colpevoli?”
- “Si, ci penso, ci penso tutti i giorni.”
- “Dì, ma ci pensi che il serpente ha chiuso il cerchio e questi ancora manifestano contro la vittima?”
- “Si, ci penso, ci penso tutti i giorni”
- “Dì, ma ci pensi? Che quegli animali lì nasceranno, vivranno e moriranno lì dentro e tu non li hai salvati?”
- “Si, ci penso, ci penso tutte le notti. Da quella notte quando qualcuno mi disse che li stavano portando dentro e sono andata lì, sull’adriatica in lacrime. Poi ci sono tornata il giorno dopo per fotografarli con il cellulare. In realtà la foto è nei miei occhi. Ci siamo guardati negli occhi, con i daini. Mi guardavano negli occhi e sembrava che mi chiedessero il “perché”, perché erano stati messi lì, perché io dopo averli guardati me ne andavo via e loro no, e ci lasci qui?” “Ci penso ogni volta che piove, ogni volta che c’è il vento, ogni volta che fanno i fuochi d’artificio, ogni mattina che vengono esibiti agli stolti e privati della dignità. Nei loro occhi e nei miei, entrambi pieni di lacrime, c’è solo un pensiero: Dio è morto, è stato ammazzato.”

martedì 7 maggio 2013

BIOMASSE: DIALOGO CON MAZZETTA FINALE


Come ho già scritto in precedenza, racconto alcune cose che potrebbero essere utili scrivendole in questo blog, affinchè non vadano perse. Questa storiella, che ho vissuto poco tempo fa, a mio avviso va raccontata.

In questi anni di attivismo più di una volta mi sono occupata di inquinamento ambientale tramite rifiuti e/o biomasse. Un giorno, ricevo una telefonata (numero privato) da un tizio che vuole incontrarmi per darmi notizie riservate. Fissiamo l’appuntamento (in zona centralissima ed affollata) e mi presento con una socio. Agli appuntamenti al buio non vado mai sola.
Ok, ci incontriamo, andiamo al bar a fare 4 chiacchere. Il tizio inizia a parlarmi delle centrali di biomasse della zona, sue concorrenti. Mi dice: “nelle altre centrali, è necessario bruciare la plastica per far salire la temperatura, perché legno e altri scarti di vegetazione contengono umidità e pertanto, acqua, e quindi la temperatura si abbassa. .. Ma a voi chi vi paga? Chi c’è dietro al vostro attivismo?”. 
Risposta mia: “nessuno, anzi, ci autofinanziamo”.
Poi, mi dice: “sai, il triangolo del trattamento legno, ovvero quelli che riciclano il legno che viene sminuzzato e portato nelle biomasse, in realtà lo mischiano con altro materiale come legno verniciato e plastica sminuzzata. Vedi, qui le aziende che fanno questo lavorino qui sono la Dister di Faenza, la Recter di Imola, tramite Astra/ Ctf etc. etc.. Ma a voi chi vi paga? Chi c’è dietro al vostro attivismo?”
Ri-risposta mia: “nessuno, te l’ho già detto, ci autofinanziamo, non vedi come siamo messi?”
Poi, mi dice: “ vieni con me a vedere come entrano ed escono i tir con la robaccia mischiata (legno + plastica + legno trattato) e come li portano nelle centrali. .. Ma a voi chi vi paga? Chi c’è dietro al vostro attivismo?”
Ri- ri-risposta mia: “ancora? T’ho detto che siamo noi che paghiamo, siamo dei volontari, funziona così” Ma, questa volta mentre sto rispondendo lui ha già allungato verso di me l’agendina che aveva tenuto fra le mani per tutto il tempo e me la apre davanti dicendo “ecco, allora se non vi paga nessuno…….”
Cazzo! (penso) com’è fatto male sto biglietto da 50 euro… è viola e ha uno zero in più….
E per forza che non capivo, io guadagno si e no 400 euro al mese, la banconota da 500 euro non l’avevo mai vista, quindi manco la riconosco.
E…. Cazzo! (penso) ci sarà anche la telecamera?
Risposta mia: “Guarda, non hai capito. Se ci interessiamo dello sporco che gira nei rifiuti è per la Terra che ci ospita, per la salute della gente e degli animali; non per te che lavori di meno delle altre centrali e vuoi che gli buttiamo merda sopra. Non li voglio i soldi, capito?”
Di seguito, non ci siamo più visti, né ho potuto verificare quello che mi aveva detto (premesso che la metodologia raccontata non era nulla di nuovo); ma, due riflessioni per chi legge:
1)      Se era pronto a dare a me, che non sono nessuno e non autorizzo nulla, una mazzetta da 500 euro, quanto avrà dato a chi conta veramente?
2)      Io non posso seguire tutte le lotte che mi vengono segnalate, è palese, ma, vuoi che fra chi legge non ci sia qualcuno che invece può darci un’occhiata? … Non alla banconota da 500 euro, mi auguro, ma alle centrali e agli stoccaggi.